il caso

Stilista impiccata, niente carcere per il fidanzato

Non è stata provata «oltre ogni dubbio» la sua responsabilità.

Stilista impiccata, niente carcere per il fidanzato
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Stilista impiccata nei giardini di piazza Napoli il 31 maggio 2016 a Milano, niente carcere per il fidanzato

Stilista impiccata, niente carcere per il fidanzato

Il quadro indiziario «non conduce univocamente ad un giudizio di alta probabilità di colpevolezza» per il 45enne magentino Marco Venturi e mancano gravi indizi a suo carico, ossia non è stata provata «oltre ogni dubbio» la sua responsabilità.
Lo scrive la prima sezione penale della Corte di Cassazione (presidente Mariastefania Di Tomassi, relatore Mariaemanuela Guerra) nel motivare la sentenza con cui l’11 febbraio scorso ha dichiarato inammissibile il ricorso dell'allora pm di Milano Gianfranco Gallo contro il provvedimento del Riesame che aveva rigettato la sua richiesta di arresto in carcere per Venturi, accusato di aver ucciso la ex fidanzata Carlotta Benusiglio, la stilista trovata impiccata nei giardini di piazza Napoli il 31 maggio 2016 a Milano.
Nella sua memoria, il legale del magentino Venturi, l’avvocato Andrea Belotti, aveva evidenziato come il pm avesse a suo dire messo in campo diverse professionalità «alla spasmodica ricerca di un consulente che desse ragione alle sue ipotesi», ossia la tesi dell’omicidio, «scartando tutti coloro che non erano in linea con il suo pensiero».
Nonostante la richiesta di arresto per Venturi sia già stata bocciata tre volte – dal gip, dal Riesame e dalla Cassazione – la Procura di Milano ha comunque chiesto il rinvio a giudizio del 45enne di Magenta, di modo che il caso passi al vaglio di un giudice in udienza preliminare.

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