Solleciti e pignoramenti per chi non salda i debiti col Comune

L'assessore conferma: «Stiamo parlando di famiglie che non hanno problemi economici».

Solleciti e pignoramenti per chi non salda i debiti col Comune
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Il Comune di Caronno Pertusella si affida a una società di riscossione.

"Il Comune non chiede a chi non può pagare"

Il Comune affida a una società di riscossione il recupero delle tasse non pagate. «Stiamo parlando di famiglie che non hanno problemi economici», chiarisce subito l’assessore al Bilancio Cinzia Banfi. «Per prima cosa i dati sono stati incrociati con quelli dei Servizi sociali. Il Comune non chiede a chi non può pagare». E prosegue: «Stiamo parlando di circa 700mila euro, non solo di Imu, Tari e Tasi, ma una cifra consistente riguarda anche al mensa scolastica».

 

Prima il sollecito, poi il fermo dell'auto e il pignoramento dello stipendio

La scelta, dunque, è stata di affidarsi «a una società che si occupa di riscossione crediti perché ha la “forza” che un’Amministrazione comunale non ha». Dopo i solleciti di pagamento «l’iter è lungo e solo alla fine si arriva al fermo amministrativo dell’auto o addirittura al pignoramento di un quinto dello stipendio». Col sollecito però «inizialmente si invita a pagare, perché può succedere che ci si dimentichi oppure che si sia impossibilitati perché si vive un momento difficile, come la perdita del lavoro».

E' possibile rivolgersi agli uffici e chiedere la rateizzazione

«E' possibile rivolgersi all’Ufficio Tributi e chiedere la rateizzazione. In pratica prima si ricorda al cittadino che ha un debito, ma quando questo si accumula in modo metodico, si mette il Comune nella condizione di dover tutelare chi, invece, paga puntualmente. C’è chi ha chiesto rateizzazioni di 60 rate». E conclude: «Si tratta di una cifra importante per il bilancio che ci consentirebbe di fare degli investimenti per la collettività».

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