Magenta-Cusago

Sgominata la banda delle rapine alle sale slot

Quattro gli arresti in flagranza di rapina, disposto il sequestro di due pistole semiautomatiche e di un fucile da caccia.

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Sgominata la banda delle rapine alle sale slot: aveva messo a segno colpi anche a Magenta e Cusago. Nella mattinata di lunedì 13 luglio i Carabinieri della Compagnia di Corsico hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal Gip. del Tribunale di Milano, nei confronti di 10  persone (di cui 4 già sottoposte a misure detentive in Italia e una in Spagna), ritenuti responsabili a vario titolo ed in concorso tra loro dei reati di rapina aggravata, detenzione e porto di armi clandestine, tentata estorsione, ricettazione, lesioni aggravate e furto.

L'indagine

Si chiude così un'indagine in corso dal settembre 2019, quando la Sezione Operativa della Compagnia di Corsico ha inziato una strutturata attività di indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Milano e finalizzata a disarticolare un sodalizio criminale composto da italiani. I malviventi gravitavano nel quartiere popolare “Lavagna” di Corsico ed erano dediti a rapine a danno di istituti di credito, centri scommesse, compro oro, oltre che ad estorsioni ai danni di commercianti. Nel corso delle indagini I militari hanno accertato le responsabilità penali dei destinatari del provvedimento cautelare: efferati delitti, uso di armi clandestine e sistematico ricorso alla violenza fisica nei confronti delle vittime, attraverso sopralluoghi negli esercizi commerciali con l’utilizzo di “finti clienti”. Hanno anche accertato come alcuni indagati si occupassero del furto di autovetture parcheggiate per strada, da utilizzare successivamente per le rapine. I malviventi disponevano di pistole e fucili a canne mozze con munizioni, tutte occultate nelle intercapedini di complessi popolari. Le loro vittime erano commercianti cinesi, per non rischiare di interferire con la criminalità organizzata calabrese, è stato spiegato in conferenza.

Sgominata la banda delle rapine alle sale slot

Quattro gli arresti in flagranza di rapina, disposto il sequestro di due pistole semiautomatiche e di un fucile da caccia, armi cariche con colpo in canna, e 20mila euro recuperati dalle rapine. Contestate anche diverse rapine a Milano, Vigevano, Cesano Boscone e due colpi nel Magentino e Abbiatense: il 7 settembre a Cusago, al centro scommesse  “Punto Snai”, di viale Europa 28, che fruttò un bottino di 7.000 euro e il 6 ottobre 2019 a Magenta alla Sala Slot “Zeta Game”, colpo da 20.000 euro.

A capo del gruppo criminale, hanno spiegato i carabinieri di Corsico, c'era Maurizio Alfieri, 57enne di Cosenza, uscito dal carcere nel febbraio 2019 dopo oltre 15 anni per il tentato omicidio di Massimo D'Angela, colpito ad Albairate nel 2003 durante un regolamento di conti nel mondo dello spaccio. Alfieri aveva fatto ritorno a Corsico per riempire il vuoto lasciato dall'arresto di Fabrizio Butà, che nel giugno del 2018 si è reso responsabile dell'assassinio di Assan Diallo, ed ha costituito una banda composta in parte da persone con le quali aveva già operato in passato.

Alla banda sono contestati diversi colpi, tra rapine tentate e consumate:

- 24 giugno 2019, in Milano (MI) presso Sala Slot in via Arnolfo di Cambio, somma asportata 163.00 euro;

-  02 settembre 2019, in Cesano Boscone (MI), presso la filiale della banca Monte dei Paschi di Siena, ubicata in via Roma 126, euro 1.000;

-  07 settembre 2019, in Cusago (MI), presso centro scommesse  “Punto Snai”, sito in viale Europa 28, euro 7.000;

- 19 settembre 2019, in Vigevano (PV), presso Sala Slot “88 Game Room”, euro 2.000;

-  22 settembre 2019, in Milano, presso Sala Slot in viale Monza;

- 26 settembre 2019, in Milano, presso negozio “Compro Oro” in viale Rubens (procede PS);

-  26 settembre 2019, in Milano, presso Sala Slot “Gold Game” in via Monte Generoso, euro 3.000;

-  06 ottobre 2019, in Magenta (MI), presso Sala Slot “Zeta Game”, euro 20.000.

Inoltre il gruppo teneva in scacco un panificio sito in Corsico, al fine di ottenere gratuitamente, con reiterate minacce e atti intimidatori, un quantitativo giornaliero di prodotti alimentari.

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