Il monitoraggio nelle scuole di Abbiategrasso

Scuola, gli psicologi: “Così il Covid ha inciso sul benessere dei ragazzi”

Il monitoraggio degli studenti delle scuole superiori di Abbiategrasso da parte degli psicologi. L'assessore Comelli: “Esarcerbate le manifestazioni di disagio”

Scuola, gli psicologi: “Così il Covid ha inciso sul benessere dei ragazzi”
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Il monitoraggio degli studenti delle scuole superiori di Abbiategrasso da parte degli psicologi. L'assessore Comelli: “Esarcerbate le manifestazioni di disagio”

Scuola, gli psicologi: “Così il Covid ha inciso sul benessere dei ragazzi”

In questi primi mesi del 2021, gran parte degli studenti è tornata in aula, con diverse modalità, percentuali e tempistiche. Questo passaggio sta permettendo a docenti e dirigenti di rientrare in contatto diretto con i ragazzi, toccando con mano i disagi che stanno affrontando. Da una parte l’attenzione massima ad eventuali problematiche legate al covid, dall’altra la necessità di aiutare chi in difficoltà.

Comelli: “La Dad ha funzionato ma la scuola in presenza è insostituibile”

L’assessore ai Servizi ai cittadini (che comprende l'ambito delle scuole) del Comune di Abbiategrasso Eleonora Comelli conferma di essere in costante contatto con tutte le scuole, per valutare eventuali contromisure, su tutti i fronti: «Abbiamo report settimanali per quanto concerne i casi di Coronavirus, ma grande attenzione è anche alle valutazioni degli alunni. Hanno vissuto e stanno vivendo mesi di forte disagio. Fanno fatica a capire come mai si dica che la scuola deve essere al primo posto e poi risaltano essere sempre i più penalizzati. Vivono la rabbia di non poter scambiare una relazione tra pari in maniera (diciamo) normale. Il periodo di sospensione per loro è stato lunghissimo. Ora sono contenti di ritornare; la Dad ha funzionato ma la scuola in presenza è insostituibile».

Il progetto di pedagogia scolastica ad Abbiategrasso

Nelle scuole statali abbiatensi è partito un progetto di pedagogia scolastica. Spiega Comelli: «E’ un progetto creato e gestito da Asst e si appoggia a cooperative. Abbiamo pensato di avere dei confronti partecipati per capire qualcosa in più dei ragazzi. E’ in gran parte legato al Covid ma è teso ad aiutare i ragazzi nella ripartenza dopo mesi difficili».

“Questa situazione ha esacerbato forme e manifestazioni di disagio”

L’assessore ha avuto anche un incontro con le psicologhe che seguono gli sportelli per gli studenti delle scuole secondarie di primo livello. Da questo confronto, spiega Comelli, «E’ emerso come questa situazione di emergenza abbia esacerbato delle forme e delle manifestazioni di disagio nei giovani. Questo a causa proprio delle dinamiche di distanza sociale che si sono create. Non risulta siano nati nuovi disturbi, ma peggiorate alcune problematiche. L’incertezza delle loro settimane, l’eventualità sempre dietro l’angolo di un nuovo stop, li ha costantemente lasciati in una situazione provvisoria e questo ha influito molto sul benessere dei ragazzi».

“L'aiuto più forte sarà il ritorno alla quotidianità”

L’assessore sottolinea la buona adesione dei ragazzi ai supporti presenti nella rete scolastica: «Famiglie, docenti e ragazzi cercano consulenza ed aiuti e questo è certamente un buon punto di partenza. L’aiuto però più forte sarà il ritorno alla loro quotidianità, scolastica e non solo». Per quanto riguarda la questione Covid, l’aggiornamento è questo: dal 15 al 19 febbraio sono state 4 le classi in quarantena, di cui 1 infanzia e 3 secondarie di II grado. Questa settimana sono ancora 4, 1 primaria, 1 secondaria di I grado e 2 secondarie di II grado. Un aumento abbastanza significativo, tenendo conto che nella prima metà di febbraio non c’erano quasi state quarantene.

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