CERRO MAGGIORE

Scuola al freddo, protestano i genitori

Mamme e papà in rivolta, bimbi a mensa con la stufetta. Il Comune: "Temperature sono comunque entro i limiti, abbiamo dato ultimatum alla ditta per risolvere definitivamente il problema"

Scuola al freddo, protestano i genitori
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Scuola al freddo a Cerro Maggiore, mamme e papà in rivolta.

"La scuola è al freddo"

Problemi di riscaldamento nella scuola primaria di via Carducci a Cerro Maggiore. In queste ore molti ambienti della struttura scolastica sono al freddo, con disagi per l'attività degli alunni: "Il problema non è ancora stato risolto - affermano dal Gruppo rappresentanti dei genitori e alcune mamme e papà - Son state messe delle stufette in mensa per far mangiare i bambini al caldo, ieri alcuni hanno pranzato completamente al gelo. Un 15-20 giorni fa c'era stato già un problema, con la caldaia che non funzionava, o meglio, funzionava su un piano e non sull'altro. Non tutti i caloriferi funzionano: non vanno in mensa e in alcune classi e aree del plesso, vi è un'aula con quattro caloriferi ma dove ne funzionano solo due. Problema che sembrava risolto ma invece eccoci di nuovo qui. Avevamo già informato la dirigenza che il problema si sarebbe riproposto, ancora oggi non è stato individuato con esattezza il problema e abbiamo chiesto un incontro con il sindaco. Non è giusto che dei bambini, dai 6 ai 10 anni, stiano a scuola al freddo e, soprattutto, vogliamo risposte concrete perchè, a oggi, nessuno ci sa dire entro quando potrà essere risolto il problema, non ancora individuato". E aggiungono: "Ora arriva il weekend, le classi saranno chiuse e lunedì mattina il problema sarà ancora presente e più grave".

La risposta del Comune

"Esiste una problematica nella struttura di via Carducci che si sta tamponando da troppo tempo - commenta Alessandro Provini, assessore alla Sicurezza - La ditta incaricata risolve il problema ma questo poi si ripresenta; siamo arrivati quindi a un ultimatum: o questa ditta lo risolve completamente oppure l'incarico sarà dato a un altro soggetto". E l'assessore prosegue: "I caloriferi e la caldaia funzionano, solo che non a regime. Faccio alcuni esempi: all'interno della scuola le misurazioni della temperatura durano da 15 giorni e, nelle classi, è tra i 19 e i 20 gradi, nei corridoi è più bassa. Ieri in mensa era più bassa e siamo intervenuti con delle stufette. In questo momento, quindi, la temperatura è intorno ai 19 gradi: certo, può essere una situazione non piacevole ma siamo ampiamente nei limiti previsti dalla normativa altrimenti anche il dirigente scolastico sarebbe intervenuto. C'è poi la questione delle finestre aperte per le misure anti-Covid: se aperte, la situazione peggiora, si dovrebbe areare le classi durante le paese e senza i bambini presenti".
E conclude: "Bisogna quindi intervenire e abbiamo dato l'ultimatum alla ditta".

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