Aveva 47 anni

Scrutatore morto al seggio: "Ho fatto di tutto per salvarlo"

Sebastiano Nucera, residente a Legnano, racconta il dramma alle primarie del Pd di Condofuri: la vittima è il cugino Daniele.

Scrutatore morto al seggio: "Ho fatto di tutto per salvarlo"
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"Ho fatto di tutto per salvarlo. Purtroppo non ci sono riuscito".

Scrutatore morto al seggio delle primarie del Pd a Condofuri: il racconto del cugino che ha cercato di rianimarlo

Sebastiano Nucera ha ancora negli occhi il volto di suo cugino mentre gli praticava il massaggio cardiaco. Dieci lunghi minuti in cui Sebastiano ha tentato disperatamente di strapparlo alla morte mettendo in pratica quanto imparato nei corsi di primo soccorso frequentati all'istituto superiore Falcone di Gallarate, dov’è docente di sostegno.
Quarantadue anni, residente a Legnano, Sebastiano Nucera è il cugino di Daniele Nucera, il 47enne di Condofuri, in provincia di Reggio Calabria, stroncato da un malore al seggio per le primarie del Pd dove aveva trascorso l’intera giornata come scrutatore e dove si accingeva a effettuare lo spoglio delle schede.

"Mentre gli altri allertavano i soccorsi ho iniziato subito a fargli il massaggio cardiaco pregando che si salvasse"

"Quel giorno ero lì con lui, anche se io sono schierato con Fratelli d’Italia - racconta Sebastiano - Il paese è piccolo, ci conosciamo tutti e le primarie del Pd erano un’occasione per stare insieme, chiacchierare e come d’abitudine punzecchiarsi e prendersi un po’ in giro. Daniele, che era una persona solare, altruista, sempre pronta a darsi da fare per la comunità, si era messo a disposizione come scrutatore".
Ma una giornata di impegno e passione è improvvisamente sfociata in tragedia. Tutto a un tratto Daniele ha accusato un malore e si è accasciato a terra.
"Fino a cinque minuti prima stavamo chiacchierando, stava benissimo. Poi è uscito a prendere una boccata d’aria e poco dopo ho sentito chiamare aiuto: 'Venite, una persona si è sentita male'. Mi sono precipitato fuori e l’ho visto steso sulla rampa disabili, accanto a lui un ragazzo che gli teneva le gambe sollevate. È bastato uno sguardo per capire che la situazione era grave: aveva fame d’aria, si stava già mordendo la lingua. Mentre gli altri allertavano i soccorsi ho iniziato subito a fargli il massaggio cardiaco incitandolo. Gli ripetevo 'Daniele non mollare, dai che ce la fai' e intanto pregavo che davvero potesse salvarsi. All’arrivo dell’ambulanza però ho visto che aveva già la pupilla dilatata e la speranza che mi aveva sostenuto fino a quel momento si è spenta.  I soccorritori hanno provato a rianimarlo, ma non c’è stato nulla da fare".

Il ricordo commosso di Sebastiano: "Daniele aveva davvero il cuore in mano, non si poteva non volergli bene"

Quarantasette anni compiuti da poco, papà di una bambina di 2, impegnato in politica come la moglie, già assessore a Condofuri, e il fratello Domenico, consigliere delegato all’Ambiente nella passata Amministrazione comunale di Villongo in provincia di Bergamo, Daniele Nucera era ingegnere. Attualmente insegnava, ma era anche un imprenditore: "Aveva una ditta edile e dava lavoro a molti" dice ancora il cugino Sebastiano - Daniele aveva davvero il cuore in mano, non si poteva non volergli bene".

 

Nella foto di copertina: Daniele e Sebastiano Nucera

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