Dal Tribunale vaticano

Scandalo Ior: condannato Caloia, l'ex sindaco di Castano

L'ex sindaco di Castano, Angelo Caloia, è stato condannato in primo grado a 8 anni e 11 mesi e a una multa di 12.500 euro per lo scandalo Ior.

Scandalo Ior: condannato Caloia, l'ex sindaco di Castano
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Scandalo Ior: è stato condannato in primo grado a 8 anni e 11 mesi e a una multa di 12.500 euro, l’ex sindaco di Castano Primo Angelo Caloia, che nel 1989 sostituì il cardinale Paul Marcinkus nella guida della banca vaticana fino al 2009.

Scandalo Ior: la condanna

Caloia, che oggi ha 81 anni ed era stato sindaco Dc di Castano dal 1964 al 1975, è stato condannato dal Tribunale in concorso con l’ex avvocato della banca vaticana Gabriele Liuzzo per peculato, appropriazione indebita e autoriciclaggio. Una sentenza storica, letta nel pomeriggio di giovedì 21 gennaio 2021 dal presidente del Tribunale vaticano, Giuseppe Pignatone e che conclude un’istruttoria dibattimentale iniziata ormai due anni fa. L’indagine, che era stata aperta nel 2014, si basava su operazioni di vendita di immobili dello Ior e della società controllata SGIR s.r.l. non destinate a uso religioso e avvenute tra il 2002 e il 2007.

La sentenza

"Secondo l'accusa, basata principalmente sulle indagini fatte nel 2014 dal gruppo Promontory, Caloia e Liuzzo, d’intesa con l’allora direttore generale dello Ior Lelio Scaletti, poi deceduto, avrebbero venduto tra il 2002 e il 2007 gli immobili ad un prezzo di gran lunga inferiore al valore di mercato" si legge in una nota stampa diramata dal Vaticano. Al momento della sentenza, il Tribunale ha ritenuto veritiera l’accusa per alcuni immobili e per un’appropriazione di circa 19 milioni di euro, mentre per altri - come confermato dall’avvocato di Caloia, Domenico Pulitanò -, è sopravvenuta l’assoluzione per insufficienza di prove.
I giudici del Vaticano, valutando la gravità dei reati contestati, hanno disposto, come si legge nella nota, "l’interdizione in perpetuo dai pubblici uffici e la disposizione a loro carico della confisca di somme complessivamente pari a circa 38 milioni di euro".

La parola all'avvocato

Sull’esito della sentenza è intervenuto Pulitanò, avvocato dell’ex sindaco castanese. "La condanna, ci tengo a sottolineare, riguarda solo alcune delle operazioni immobiliari contestate dall’accusa - ha specificato - Per le altre il mio assistito è stato assolto per mancanza di prove. Lui si è sempre difeso strenuamente, sottolineando la sua estraneità a questi illeciti commessi da altri. Ora faremo di certo ricorso in appello perché vogliamo ribaltare l’esito del primo grado".

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