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Santo Stefano dedica una targa ai cinque morti Covid

Martedì 6 aprile, al cimitero, memoria e onore ai cinque deceduti del paese per il virus.

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A Santo Stefano Ticino si è svolta la cerimonia inaugurale della targa ai defunti Covid. Martedì 6 aprile, al cimitero, memoria e onore ai cinque deceduti del paese per il virus.

 

Cerimonia ridotta

Per motivi di norme sul distanziamento la cerimonia è avvenuta in forma strettamente privata. Erano presenti il sindaco Dario Tunesi, l’assessore Fabio Cucchetti, la consigliera Maria Teresa Martire, della lista di minoranza Uniti per Santo Stefano e una rappresentanza della Polizia Locale.

Santo Stefano dedica una targa ai cinque morti Covid

Nel suo discorso il sindaco ha sottolineato che Santo Stefano è stato il primo paese del territorio ad avere avuto un caso di Covid e il primo anche ad aver perso un concittadino, vittima del virus e commentato: “Oggi è un giorno pieno di tristezza ma anche pieno di speranza, non possiamo abbracciarci ma dobbiamo sentirci uniti per far si che non ci siano più vittime a causa della pandemia, per questo vogliamo ancora una volta ringraziare i medici, gli infermieri ed il personale sanitario di Santo Stefano Ticino come già fatto personalmente in occasione dei Benemeriti lo scorso Natale”.

La benedizione

Il parroco don Cristian Pina ha detto una preghiera e benedetto la targa, che è stata installata sotto al portico dell’altare, all’ingresso centrale del Cimitero. La cerimonia si è conclusa con la citazione di Ugo Foscolo “Un uomo non muore mai se c’è qualcuno che lo ricorda” da parte del primo cittadino, che suona come un monito di riscatto per tutte le vittime del Covid.

 

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