Salvatore Borsellino su Riina: "C'è chi gioirà della sua morte"

Il fratello del Magistrato ucciso in via D'Amelio commenta la notizia della morte del capo dei capi

Salvatore Borsellino su Riina: "C'è chi gioirà della sua morte"
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Salvatore Borsellino, che da anni vive ad Arese, commenta la notizia della morte del boss mafioso che fece uccide suo fratello Paolo.

Salvatore Borsellino: "Scomparsa un'altra cassaforte di segreti"

Salvatore Borsellino, impegnato in un incontro con gli studenti, ha commentato così la morte del boss Totò Riina, che fece uccidere suo fratello Paolo.

"Ci saranno tante persone che gioiranno del fatto che Riina, morendo, non potrà più parlare. Con la sua morte Riina porta nella sua tomba un’altra cassaforte di segreti, dopo quella vera scomparsa in seguito alla sua cattura. Sarebbe stato altamente improbabile che il capo dei capi potesse parlare. Ci sarebbe bisogno di un pentito di Stato per scoprire la verità sulla trattativa Stato-Mafia che ha portato alla morte di mio fratello. Oggi la verità è ancora più lontana".

Totò Riina al 41 bis

L'ultima volta che avevamo incontrato Borsellino si parlava di una possibile liberazione del capo dei capi. Era stato durante la manifestazione per la legalità organizzata dalle scuole di Arese.

"Riina aveva 16/17 ergastoli, a cui era condannato, ostativi. Pertanto non prevedevano benefici o sconti di pena. Tutti i capi mafia che l’hanno preceduto hanno finito i loro giorni in carcere, compreso Bernardo Provenzano, che era in condizioni fisiche ben più gravi. E’ giusto che anche Riina sia rimasto in carcere e sia stato curato lì, come tutti gli esseri umani. Anche se mi ripugna usare il termine “essere umano” riferito ad una bestia sanguinaria, quale era Riina".

 

 

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