«Rischiamo la vita ad uscire di casa»

La denuncia del corbettese Alberto Pianta.

«Rischiamo la vita ad uscire di casa»
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«Mia moglie ha rischiato la vita uscendo di casa. Un pericolo che si ripete ogni volta. Chiedo al sindaco di far rispettare l’ordinanza anti-tir». La sua battaglia, Alberto Pianta, l’ha iniziata oltre 20 anni fa. Residente storico di viale Borletti, per anni consigliere comunale, Pianta le ha provate tutte: esposti, lettere al sindaco, raccolte firme. Finché ha ottenuto un divieto di transito per i tir. Che nessuno, però, rispetta. «L’altro giorno mia moglie usciva in auto, deve sporgersi leggermente col muso, e per poco un camion non la prende in pieno. Arrivava a manetta e l’ha presa, schiacciando la targa. Per fortuna non si è fatta nulla. Ma rischiamo la vita ogni volta che usciamo di casa», racconta l’ex politico che tentò anche la corsa a sindaco nel 2011, quando trionfò Antonio Balzarotti.
Pianta si appella al sindaco Marco Ballarini: «So che è molto attento ai problemi dei cittadini. Gli chiedo di far rispettare il divieto per i bilici, come sta facendo già sulla statale. Quell’ordinanza che ha messo sulla statale ha aumentato il traffico su viale Borletti. Gli chiedo, ora, di predisporre controlli anche qui».

Ostaggi del tir in casa loro

Dalla rotatoria di viale Borletti al ponte della ferrovia: diverse case, molte sorte quando ancora lì era tutta campagna, e che oggi sentono tremare i vetri ogni volta che passa un camion. «200-300 al giorno - dice Pianta, che alcuni anni fa fece effettuare i rilievi all’Arpa -. 15mila veicoli al giorno, I mezzi pesanti ignorano i divieti, la strada è malconcia, piena di buche, i marciapiedi sono tutti rotti, il porfido si stacca. Eppure la strada fu rifatta 10 anni fa. Le cosiddette migliorie non portarono benefici, anzi. Le raccolte firme non sono servite a nulla. Ma è una questione di sicurezza. Sono certo che il sindaco non lascerà cadere questo mio appello nel vuoto», sottolinea, amareggiato.

«Che fine ha fatto il Piano del traffico?»

Pianta ormai si definisce «un comune cittadino» ma non ha perso la verve politica. «Che fine ha fatto il Piano urbano del traffico?», chiede, ricordando i soldi spesi per un progetto mai attuato pienamente. L’ex consigliere ha anche delle proposte alternative: «Andrebbe presa in seria considerazione l’ipotesi di realizzare un’arteria alternativa a viale Borletti in direzione nord, a seguito del declassamento della strada». Insomma, cambiano le Amministrazioni, ma i problemi restano.

«Mancano i posteggi»

C’è poi il tema dei parcheggi. Chi va a casa Pianta (e nelle abitazioni adiacenti) ha due alternative: farsi aprire il cancello o parcheggiare alla Magneti Marelli: «Qui non ci sono posti per le auto. Anni fa avevamo raccolto al disponibilità dei residenti a cedere piccole porzioni di terreno affinché si realizzassero 4 parcheggi. Ci dissero che non c’erano soldi. Il risultato? Gente che abbandona i mezzi nel verde, sullo sterrato... Insomma servono almeno 4 posti, tra l’altro li prevede il Pgt in relazione, però, a uno sviluppo urbanistico che oggi sembra lontano». Pianta chiede più manutenzione sull’asfalto colabrodo, un limite a 30 km/h e un’implementazione della segnaletica. L’ex consigliere presenterà un esposto in Comune per mettere «nero su bianco» le sue richieste. Viale Borletti torna, suo malgrado, sotto i riflettori.

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