Rho piange il dottor Manzella ex primario del pronto soccorso

Ha contribuito a far diventare il reparto di pronto intervento del nosocomio di corso Europa uno dei migliori della Lombardia

Rho piange il dottor Manzella ex primario del pronto soccorso
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Dopo la morte della moglie si era trasferito da Rho nella sua casa di Mortara

Un uomo buono, un medico preparato e con tanta voglia di insegnare ai giovani, un professionista che ha contribuito a far diventare il reparto di pronto soccorso dell’ospedale di Rho uno dei migliori della Lombardia. Si è spento nei giorni scorsi, nella sua casa di Mortara in Provincia di Pavia, dove si era trasferito dopo la morte della moglie, il dottor Gianmarco Manzella stimato medico che per tantissimi anni ha lavorato all’ospedale di Rho.

Un professionista capace e scrupoloso sempre a disposizione dei pazienti

«Era una persona vivace, attenta, un uomo intelligente, un professionista davvero capace che si è dato molto da fare per il nostro ospedale e in modo particolare per il pronto soccorso - ricorda l’ex primario della Cardiologia rhodense professor Gianni Rovelli» Un buon ricordo del dottor Manzella ce l’ha anche il dottor Gianfranco Giudici per anni medico della Pediatria dell’ospedale di Rho che ha curato generazioni di bambini rhodensi. «Spesso venivamo chiamati in pronto soccorso dal dottor Manzella, succedeva quando nel reparto di pronto intervento arrivavano dei bambini e lui aveva bisogno di un consulto con un pediatra. Lo ricordo come una persona attenta e scrupolosa sempre a disposizione dei pazienti una persona che non si è mai tirata indietro riguardo al lavoro».

Ha contribuito a far crescere numerosi giovani medici che oggi lavorano ancora all'interno dell'ospedale di Rho

Non solo medici oggi in pensione ,come il professor Rovelli e il dottor Giudici, c’è anche chi come la dottoressa Barbara Omazzi, oggi primaria del pronto soccorso di Rho lo ricorda con affetto. «Era un uomo di una grande umanità, con una grande disponibilità verso gli altri, la mia generazione deve davvero molto a lui., Quando io e altri ex colleghi che ancora oggi lavorano all’interno dell’Asst Rhodense, abbiamo iniziato in pronto soccorso lui è sempre stato per noi non solo un primario ma una persona, un collega che ci ha insegnato a lavorare.

Chiederemo di mettere una targa in pronto soccorso in sua memoria

E’ una persona che rimpiangeremo molto. Il mio obiettivo adesso è quello di chiedere all’azienda di mettere una targa nel pronto soccorso di Rho dedicata a lui, Lo merita per tutto quello che ha fatto per l’ospedale di Rho».

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