Le indagini

Rapine alle sale slot per 60mila euro: tre arresti

Si recavano sul luogo della rapina a bordo di scooter rubati e dopo minacciavano i commessi con pistola e teaser.

Rapine alle sale slot per 60mila euro: tre arresti
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Avevano rapinato nel 2019 quattro sale slot a Legnano, Gallarate e Olgiate con un bottino di 60mila euro: arrestati tre uomini residente a Milano.

I colpi messi a segno nel 2019

Nelle prime ore di questa mattina, 6 aprile 2022, i militari del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Gallarate hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Tribunale di Busto Arsizio nei confronti di tre italiani pregiudicati di 61, 55 e 44 anni, residenti a Milano, accusati di aver commesso in data 04 maggio 2019, una rapina aggravata alla sala slot “Sisal” di Gallarate, con circa 8.000 euro di bottino. Il 19 maggio dello stesso anno, rapina aggravata alla sala slot “Punto Snai” di Legnano, con circa 16.500 euro di proventi, il 2 giugno dello stesso anno, rapina aggravata alla sala slot “Las Vegas” di Olgiate Olona, con circa 37.000 euro di proventi e infine il 12 ottobre sempre del 2019, rapina aggravata alla sala slot “Punto Snai” di Legnano, con circa 2.000 euro di proventi.

Le indagini, partite a seguito della rapina compiuta alla sala slot di via XXV Aprile di Gallarate e coordinate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Busto Arsizio, hanno permesso di raccogliere numerose fonti di prova a carico dei tre uomini oggi arrestati, ai quali sono state attribuite altre successive rapine, eseguite con metodi similari, nei vicini Comuni di Legnano ed Olgiate Olona.

Prima il furto degli scooter, poi le rapine armati

I tre indagati avevano infatti adottato lo stesso modus operandi per tutti i colpi messi a segno: dopo aver rubato degli scooter in zone della periferia milanese, li utilizzavano per avvicinarsi, in orario serale prossimo alla chiusura, alle sale slot individuate nelle quali repentinamente entravano travisati ed armati di pistola e teaser e, dopo aver minacciato i commessi, si facevano consegnare gli incassi della giornata. Nel complesso sono stati rubati oltre 60.000 euro in poco più di 5 mesi. In aggiunta al reato di rapina aggravata, il Tribunale di Busto Arsizio ha contestato agli indagati anche quelli di furto aggravato, ricettazione e porto in luogo pubblico di armi da fuoco (pistola e teaser). Al termine delle operazioni di arresto e perquisizione, i tre presunti responsabili sono stati portati
nel carcere di Milano, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

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