CANEGRATE

Rapina con accoltellamento al Beerbanti, 15 anni per uno dei colpevoli

Emessa la sentenza nei confronti di Ion Railean, moldavo ritenuto uno dei responsabili del fatto: i tre aggredirono e quasi uccisero Giuseppe Cozzi, uno dei titolari del noto ristorante la notte dell'1 gennaio 2016

Rapina con accoltellamento al Beerbanti, 15 anni per uno dei colpevoli
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Rapina al Beerbanti, emessa la prima sentenza: 15 anni e 4 mesi di carcere per uno dei responsabili.

Rapina al Beerbanti, prima condanna

Quindici anni e quattro mesi. E' questa la condanna inflitta a Ion Railean, uno dei tre moldavi che la notte dell'1 gennaio 2016 aveva rapinato e quasi ucciso Giuseppe Cozzi, uno dei titolari del Beerbanti, noto ristorante di via Mulini Galletto di Canegrate: Cozzi era stato colpito con un pugno, poi con una coltellata, trascinato per le scale e torturato con dell'acqua per avere il codice della cassaforte. La sentenza è stata emessa oggi dal Gup del Tribunale di Busto Arsizio Stefano Colombo: Railean (che aveva ottenuto la scarcerazione) aveva chiesto e ottenuto il rito abbreviato (che gli ha permesso lo sconto di un terzo della pena), la condanna lo vede rispondere dei reati di rapina, tentato omicidio e porto abusivo d'arma bianca (un coltello); assolto invece per l'accusa di porto di pistola (era un'arma giocattolo) e dovrà provvedere a una provvisionale di 80mila euro a favore della vittima. La Procura aveva chiesto 15 anni, diventati 10 per via del rito abbreviato (un anno e mezzo lo ha già scontato in Russia, dove è stato trovato dopo la fuga). Rinvio a giudizio anche per l'altro moldavo autore della rapina (tuttora in fuga), il terzo non è mai stato identificato.

Il racconto del rapinatore

Durante l'udienza di oggi, Railean ha voluto raccontare la sua verità: davanti al Gup ha detto di essere stato "costretto" a partecipare a quella rapina, fatta per avere dei contanti con cui esaudire una richiesta di soldi fatta da terze persone a uno dei due presenti con lui quella notte. E mai avrebbe immaginato che quel fatto potesse finire nel sangue.

Le reazioni degli avvocati e di Cozzi

Soddisfazione per la difesa di Cozzi, rappresentata dagli avvocati Gianluca Donato e Alessandro Bianchi. "Siamo felici, di fronte a un fatto spiacevole come quello accaduto a Cozzi siamo ora di fronte a una sentenza sicuramente importante sotto il profilo della pena, è una condanna maggiore di quella che aveva chiesto la Procura. Dovrà anche risarcire Cozzi, anche se nessuna cifra potrà mai risarcirlo per quanto ha patito. La sentenza, ripeto, ha assunto dei connotati importanti nei confronti degli imputato".
Per le motivazioni occorrerà attendere 90 giorni. La difesa dell'imputato è pronta a impugnare la sentenza: "Il mio assistito ha fornito la sua versione dei fatti, spiegando bene cosa è successo quella sera - ha spiegato l'avvocato Domenico Costantino, legale di Railean - Ha partecipato effettivamente alla rapina ma la sua partecipazione è stata costretta da una situazione che si era venuta a creare: l'altra persona che era con lui aveva dei debiti con persone della criminalità ed è quindi stato costretto a fare quella rapina: costretto non sotto la minaccia di armi ma doveva scegliere se vedersela con questi personaggi per debiti che non aveva contratto lui oppure trovare dei soldi e chiudere la vicenda; quella notte doveva andare diversamente da come poi è andata, con Cozzi purtroppo rimasto ferito: non si sarebbe mai immaginato una cosa del genere. La sentenza? E' estremamente severa, il pm stesso, alla luce delle dichiarazioni di Railean, aveva chiesto una condanna di 10 anni ma il Gup non è stato dello stesso avviso; e mi lascia perplesso anche il poco tempo che lo stesso ci ha messo per decidere. Attendiamo le motivazioni e poi sicuramente impugneremo il dispositivo; la sentenza di oggi non è accettabile. E non sta nè in cielo nè in terra il fatto che non gli siano state concesse le attenuanti generiche".
"Sono felice" il commento di Cozzi.

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