La manifestazione

Protesta dei commercianti in piazza

"Chiediamo di poter avere aiuti concreti e di poter riaprire": queste le richieste dei commercianti che hanno protestato a Parabiago.

Protesta dei commercianti in piazza
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La protesta dei commercianti è arrivata a Parabiago: nel pomeriggio di oggi, venerdì 22 gennaio 2021, una settantina di esercenti hanno manifestato in piazza della Vittoria per gridare la loro rabbia e la loro voglia di riaprire.

Circa 70 commercianti in protesta a Parabiago: lo slogan

A tirare le fila della manifestazione per chiedere ristori certi e immediati per i commercianti e di uscire dalla zona rossa, la sezione di Fratelli d'Italia di Parabiago: erano circa una settantina di esercenti nel pomeriggio di oggi, venerdì 22 gennaio 2021, in piazza della Vittoria, di fronte al municipio dietro allo striscione "Lombardia zona rossa, parabiaghesi incazzati neri". Tutti distanziati e con la mascherina; presenti per controllare che tutto si svolgesse seguendo le regole anche i Carabinieri della Stazione di Parabiago e la Polizia Locale.

I motivi della manifestazione

A prendere parola Giuliano Polito, capogruppo in Consiglio di Fratelli d'Italia con delega al commercio e lui stesso esercente.

"La nostra categoria continua ad avere problemi e continuiamo a non avere aiuti. Io, non ho vergogna a dirlo, quest'anno ho perso 100mila euro. La Lombardia è la locomotiva d'Italia e nonostante i numeri di contagi, continuiamo a essere zona rossa. Non è giusto e non ci stiamo piu. Noi commercianti siamo in difficoltà per colpa non nostra. Abbiamo sempre seguito tutte le regole, eppure siamo obbligati ancora a stare chiusi".

Poi un riferimento anche ai ristori.

"In tutte queste difficoltà, i ristori hanno anche smesso di arrivare e il Governo è impegnato a litigare. Siamo qui in piazza, rispettando tutte le norme, per chiedere di tornare a lavorare: è un nostro diritto. Dal Governo ora vogliamo delle azioni concrete, altrimenti come mangiamo? Noi come Comune abbiamo messo in campo una serie di azioni per aiutare il commercio, ma Parabiago non può risolvere il problema".

"Il commercio è messo in ginocchio"

Tra i presenti anche l'assessore di Cerro Maggiore Daniel Dibisceglie, Umberto Marazzini del Distretto Urbano del Commercio, l'onorevole Paola Frassinetti e l'assessore regionale alla Sicurezza Riccardo De Corato.

"Questo pomeriggio ho voluto portare la mia solidarietà ai commercianti di Parabiago, ormai stremati dalle misure restrittive della pandemia. Oggi tutto il comparto del commercio è messo in ginocchio e il motivo principale non è solo il Corornavirus, ma anche l’incompetenza di un Governo che in un anno non ha saputo dare linee guida certe per le riaperture. A questo poi si aggiungono le promesse di ristori inadeguati arrivati in ritardo, per non parlare poi della cassa integrazione arrivata ad intermittenza. Come Fratelli d’Italia abbiamo aperto una linea diretta con i ristoratori per dargli supporto legale in eventuali ricorsi”.

A lui ha fatto eco anche l'onorevole Frassinetti.

"I ristori devono essere veri, non solo pormesse. Inoltre, ricordo che in molti commercianti hanno anche dovuto chiedere di rimodulare i codici ateco... Dovremmo avere un Governo forte alle spalle, ma non è così".

Il grido unanime dei commercianti presenti in piazza oggi pomeriggio è stato uno solo: "Abbiamo sempre seguito tutte le regole, ora vogliamo tornare a esercitare la nostra professione".

Parabiago, protesta dei commercianti

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