Legnano

Preso il finto tecnico del gas che truffava gli anziani: è un giovane di 20 anni

Con sé aveva l'apparecchio con cui truffava le vittime: una "scatoletta" in plastica che faceva suonare simulando una perdita dai tubi.

Preso il finto tecnico del gas che truffava gli anziani: è un giovane di 20 anni
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Preso il finto tecnico del gas con tanto di attrezzo per derubare le sue vittime: in azione la Polizia di Stato di Legnano.

Preso il finto tecnico del gas

Appena hanno visto quel tizio sospetto, i residenti hanno subito allertato la Polizia di Stato. Che è subito intervenuta sul posto rintracciando il falfattore che si spacciava per un tecnico del gas, pronto a simulare un problema ai tubi dell'abitazione e che ora è stato denunciato in stato di libertà per tentata truffa.

L'accaduto

Era il pomeriggio di venerdì quando alcuni residenti di un condomino in via Previati a Legnano avevano segnalato al commissariato la presenza di un soggetto, con mascherina nera e giubbottino neri, che si aggirava con fare sospetto nei palazzi. Con sé aveva uno strano apparecchio e della documentazione inerente una fantomatica normativa in merito al servizio del gas. Appena ricevuta la chiamata, i poliziotti sono arrivati e, entrati nel condominio, hanno subito rintracciato il truffatore. E lo hanno portato in ufficio, anche perché aveva con sé una sorta di grimaldello, attrezzo che è utilizzato spesso per i furti in appartamento. In commissariato, il giovane, 20 anni e della provincia di Brescia, ha tirato fuori anche un altro strumento: si trattava di un apparecchio, a suo dire, per rilevare le perdite di gas da un tubo. Ma dalle verifiche svolte dagli agenti è emerso che tale strumento era privo di qualsiasi utilità: insomma, era una "scatoletta" di plastica, con un semplice collegamento anche azionabile manualmente (il che ha fatto aumentare il sospetto che il tizio lo attivasse lui per far credere alla vittima di essere di fronte a una perdita di gas) e senza un'utilità vera. E inesistente era anche la società indicata sul tesserino che l'uomo aveva appeso sul giubbotto.

Il racconto della vittima

E una conferma in più che quell'individuo era qualcuno che stava cercando di entrare nelle case non per fare controlli, è arrivata da un anziano, residente nel condominio in questione. Il finto tecnico si era presentato mostrando il tesserino (lo stesso che avevano ritrovato i poliziotti), poi aveva fatto firmare un documento mostrando al padrone di casa una pila di foglia che teneva sotto il braccio dicendo che vi era una nuova normativa sul servizio gas. Poi l'uomo ha estratto quell'apparecchio, dicendo che doveva fare un controllo sulle perdite di gas e chiedendo 200 euro. E qui l'anziano ha capito che c'era qualcosa che non andava e ha così allertato la Polizia.

Le indagini continuano

"Il soggetto è indagato in stato di libertà per un reato odioso, quello dei reati che vengono perpetrati spesso a danno delle persone più vulnerabili, ossia gli anziani - ha commentato il vice questore aggiunto Umberto D'Auria - L'apparecchio che aveva con lui, in plastica, può essere quello che viene usato per far cadere nel tranello le vittime, fingendo una perdita di gas. Tra l'atro può essere attivato manualmente. Non esisteva poi la società a cui diceva di appartenere. Ora il nostro lavoro sta proseguendo per cercare di capire se vi siano altre vittime".

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