Premio bontà: i Cavalieri d’Italia sostengono il volontariato

A ricevere l’assegno saranno il Cottolengo, Teatrando, la Uildm e la Vispe. «Debutta» anche il Premio solidarietà che andrà all'Ensemble Amadeus.

Premio bontà: i Cavalieri d’Italia sostengono il volontariato
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Premio bontà: i Cavalieri d’Italia sostengono il volontariato. L’Unci assegna la 13ª edizione del riconoscimento destinato ad associazioni che si distinguono per l’impegno in favore di buone cause.

Premio bontà: i Cavalieri d’Italia sostengono il volontariato

A ricevere l’assegno saranno il Cottolengo, Teatrando, la Uildm e la Vispe. «Debutta» anche il Premio solidarietà che andrà all’Ensemble Amadeus.

«L’amore non è una cosa che si può insegnare, ma è la cosa più importante da imparare». È con questa frase di papa Giovanni Paolo II che Lucio Tabini, presidente della sezione provinciale di Milano dell’Unione nazionale cavalieri d’Italia, annuncia la 13ª edizione del Premio bontà. Un’iniziativa attraverso la quale il sodalizio, che ha Parabiago, sostiene da oltre un decennio associazioni che si distinguono per l’impegno in favore di buone cause, spesso nel silenzio e lontano dai riflettori mondani. Il conto alla rovescia per l’edizione 2019 è già iniziato: la cerimonia di consegna dei riconoscimenti si terrà infatti domenica 27 ottobre nella sala Mantovani Furioli del Collegium Rhaudense dei Padri Oblati di Rho.
Quest’anno il Premio bontà sarà assegnato a quattro realtà del territorio, una in più rispetto alle edizioni predenti.

La Piccola casa della Divina provvidenza Cottolengo

Alla Piccola casa della Divina provvidenza Cottolengo di Cerro Maggiore, presieduta da don Carmine Arice e da suor Virginia Miotti, che «opera senza scopo di lucro e, secondo la volontà del suo fondatore, ha come finalità l’assistenza e l’educazione delle persone più bisognose e abbandonate, sane e malate, prendendosene cura senza distinzione di sesso, razza, età, religione e opinione politiche, ispirandosi ai principi evangelici a gloria di Dio».

L'associazione Teatrando

All’associazione Teatrando di Solaro, presieduta da Claudia Ferrari, che «opera per fini filantropici, formativi, didattici, sportivi, ricreativi, aggregati verso le figure svantaggiate e solidaristici, senza discriminazioni di carattere politico, di religione o di razze, non che quelli della promozione sociale» e «rivolge soprattutto l’attenzione alle famiglie e in particolare alle madri e ai bambini, pur non dimenticando l’importanza della vita nella vecchiaia».

La sezione di Milano della Uildm

Alla sezione di Milano della Uildm (Unione italiana lotta alla distrofia muscolare), nata nel 1968 e presieduta da Nicola Rutigliano, che «si occupa di dare tutto l’appoggio possibile per migliorare la qualità della vita delle persone affette da distrofia muscolare» e «cerca di intervenire affinché si affermino i fondamentali diritti dei disabili per diffondere quel concetto di uguaglianza che dovrebbe essere, prima che elemento cardine della nostra Costituzione, ricchezza di ognuno».

Il premio solidarietà

All’associazione Vispe (Volontari italiani solidarietà Paesi emergenti) di Lacchiarella, presieduta da Agostino  Fedeli, onlus di volontariato di ispirazione cristiana che «mantiene la scelta statutaria di unire la propria azione all’invio di volontari, testimoni sul campo del vincolo di fratellanza con cui intende legarsi alla popolazione locale» nei cosiddetti Paesi in via di sviluppo, è «formata da giovani e da coppie che considerano determinante, come verifica della propria fede, un impegno per i più poveri che si cala nella loro vita quotidiana» e «coopera strettamente con i missionari, i sacerdoti e i religiosi nei programmi di sviluppo e promozione umana».

Il Premio solidarietà

Per la prima volta, quest’anno l’Unci consegnerà anche un Premio solidarietà. A beneficiarne sarà l’Ensemble Amadeus, associazione senza fini di lucro costituitasi nel 1997, presieduta da Marco Raimondi e con sede a Rescaldina, che promuove «la diffusione della cultura musicale eseguendo grandi concerti con particolare attenzione al patrimonio musicale italiano ed europeo, la formazione e l’avvicinamento all’attività concertistica dei giovani e delle persone di ogni età con particolare attenzione alle classi socialmente più deboli e la promozione e il sostegno di iniziative di beneficenza e progetti di solidarietà sociale mediante la propria attività».

 

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