Cronaca
Santo Stefano Ticino

Più di 600 persone resteranno senza medico

I cittadini organizzano una raccolta firme per far sentire la propria voce.

Più di 600 persone resteranno senza medico
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Più di 600 pazienti resteranno senza un medico di base. Ciò che avviene a Santo Stefano è una storia tutta all’italiana, in cui il sindaco Dario Tunesi promette di non stare a guardare e i cittadini organizzano una raccolta firme per far sentire la propria voce.

Più di 600 persone resteranno senza medico

A partire dal 1° marzo la dottoressa Micaela Serbelloni, sostituta del dottor Oscar Leone, diventerà a tutti gli effetti titolare di uno degli ambulatori presenti in paese. Di conseguenza tutti i pazienti in carico, compresi gli stessi degenti del dottor Leone a lei affidati (un bacino d’utenza pari a più di 1.300 persone in totale), dovranno provvedere alla revoca del medico (anche coloro che desidereranno essere seguiti dalla stessa dottoressa Serbelloni).
Una prassi che però porta con sé un’amara sorpresa per gli stefanesi: «Da marzo la dottoressa Serbelloni non potrà più avere in carico un numero così elevato di pazienti proprio perché diventerà titolare», ha spiegato il primo cittadino. Una disposizione, ha sottolineato Tunesi, che non dipende dagli uffici comunali, né tantomeno dalla stessa dottoressa: «Il tetto massimo di utenti viene stabilito da Ats secondo la legislazione vigente – ha proseguito il sindaco - Purtroppo il suo mandato non le consente di avere più di 650 utenti, fino a quando non terminerà i corsi di formazione che sta eseguendo della durata totale di tre anni. E’ un’ingiustizia, soprattutto per la fascia di popolazione più anziana che ora si trova costretta a cambiare paese per trovare un professionista libero, seppur per un tempo limitato».

Il bando per il terzo medico è andato deserto

La problematica principale ruota tuttavia attorno al fatto che in paese siano presenti soltanto due medici di medicina generale. Una patata bollente che solleva un altro nervo scoperto: «L’autorità sanitaria ci ha informato che il bando per l’assegnazione del terzo medico di base è purtroppo andato deserto – ha aggiunto Tunesi – Ho contattato io stesso Ats più volte per far fronte a questa problematica che porterà evidenti disagi alla popolazione, considerato soprattutto il periodo emergenziale in cui ci troviamo. Purtroppo queste sono le regole, ma è mia intenzione non fermarmi qui; segnalerò il caso anche a Regione Lombardia allo scopo di trovare una rapida soluzione».
Nel frattempo, l’Amministrazione comunale sta predisponendo tutte le procedure necessarie per aiutare i cittadini residenti nella revoca del medico: «Chi lo vorrà, potrà consegnare il modulo per la scelta del nuovo medico ai nostri sportelli comunali – ha concluso Tunesi – Provvederanno i nostri uffici a consegnarlo allo sportello preposto all’ospedale di Magenta».

Parte la petizione

E i cittadini non sono rimasti a guardare: nei giorni scorsi è infatti partita una petizione in paese per raccogliere firme allo scopo di ottenere l’assunzione di un terzo medico.

Martina Salasso

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