Cerro Maggiore

Picchia e minaccia di morte la madre: arrestato dai Carabinieri

Il figlio chiedeva soldi per alcol e droghe arrivando a impugnare forbici e coltelli contro la donna

Picchia e minaccia di morte la madre: arrestato dai Carabinieri
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Picchia e minaccia di morte con un coltello la madre: è successo a Cerro Maggiore. L'uomo è stato arrestato dai Carabinieri.

Picchia e minaccia la madre, ora è in carcere

I Carabinieri della Stazione di Cerro Maggiore lo hanno arrestato per maltrattamenti nei confronti della madre. Nei guai è finito un 38enne italiano, residente a Cerro, celibe, nullafacente, tossicodipendente, arrestato in esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dall'Ufficio Gip del Tribunale di Busto Arsizio il 7 gennaio 2020.
La madre, 71 anni, lo aveva denunciato già alcune volte. Il 4 dicembre si era era recata nella caserma di Cerro raccontando che il figlio, uscito dal carcere di Busto Arsizio nel maggio 2020 dove era detenuto per maltrattamenti ed estorsione sempre ai danni dalle donna e poi ospite nella sua abitazione, da dicembre 2020 era diventato aggressivo, chiedeva somme di denaro per comprarsi alcol e droghe e l'utilizzo dell'auto. Se la madre si opponeva, il figlio andava su tutte le furie arrivando a impugnare forbici o coltelli, minacciandola di ucciderla o farla uccidere da delinquenti che conosceva. E le diceva che le avrebbe fatto del male se si fosse recata dai Carabinieri. Sotto il peso delle minacce, la donna aveva ceduto e in due occasioni era fuggita rifugiandosi da alcuni vicini. L'incubo è proseguito anche durante le feste natalizie. Il 26 dicembre, infatti, giorno di santo Stefano, la donna è tornata dai Carabinieri per denunciare il figlio che, a Natale, si era presentato a casa ubriaco e, quando lei si è rifiutata di dargli dei soldi, lui l'aveva minacciata di morte e colpita con un calcio per indurla a ritirare la querela presentata, tentando inoltre di danneggiare la porta di ingresso dei vicini di casa da cui la madre si era rifugiata. La donna, inoltre, ha confessato ai Carabinieri di aver paura di tornare nella sua casa per paura che il figlio potesse farle del male. L'uomo, dopo le formalità di rito, è stato condotto nel carcere di Busto Arsizio.

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