Parte dall’ospedale di Rho la sfida cardiologica post pandemia

Parte dall’ospedale di Rho la sfida cardiologica post pandemia
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I risultati ottenuti spiegati in un convegno

Parte dall’ospedale di Rho la sfida cardiologica post pandemia. I mesi scorsi il Covid 19 ha notevolmente rallentato le attività in tutti gli ospedali, ma grazie agli sforzi immani del personale sanitario non c’è stato nessun «blocco» nelle cure in particolare quelle dei pazienti «difficili e a rischio».  L’unità operativa di cardiologi rhodense diretta da Giuseppe De Angelis è sempre stata in prima linea in questi mesi, affrontando situazioni critiche e sviluppando anche nuove e moderne terapie tanto da diventare uno dei centri regionali d’eccellenza. Gli ottimi risultati, ottenuti con la collaborazione di altri specialisti dell’Asst Rhodense saranno oggetto di un convegno che si svolgerà a Rho il prossimo 24 ottobre presso il Collegio Oblati Missionari.

Sala aperta per le prime 70 persone

Viste le restrizioni di legge, le iscrizioni (fino a 70 persone in sala e 100 in streaming per medici e infermieri) sono già aperte. Nell’incontro “Aggiornamenti e controversie cardiologiche 2020” i relatori, buona parte specialisti dell’Asst Rhodense, tra cui Giuseppe De Angelis (che è anche responsabile scientifico), Sergio Berra, Francesco Bini, Giovanni Luca Botto, Luigi Vincenzo Politi, Guido Vittori, confrontandosi anche con un dibattito, faranno il quadro sulla continua evoluzione delle conoscenze cardiologiche coinvolgendo altri specialisti che quotidianamente si trovano a gestire la complessità di pazienti sempre più spesso con più patologie. Tra questi la fibrillazione atriale, l’ipertensione arteriosa, le cardiopatie ischemiche ma anche la gestione di complesse patologie in pazienti affetti da Covid.

La Cardiologia di Rho ha fatto passi da gigante

La cardiologia rhodense ha fatto passi da gigante in questo periodo e nel prossimo convegno presenterà anche i risultati ottenuti. Obiettivo è fornire una “fotografia” delle nostra Regione circa l’applicazione di iter terapeutici quali nuovi anticoagulanti, terapia ipolipemizzante e antipertensiva. Dal prossimo convegno emergeranno molte novità che pongono la cardiologia rhodense nella diagnosi e cura delle malattie del cuore.

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