Omicidio Mannina, il killer vuole i danni dallo Stato

Omicidio Mannina: il killer del castanese è pronto a chiedere i danni allo Stato per il pestaggio subìto in carcere dopo la condanna all'ergastolo.

Omicidio Mannina, il killer vuole i danni dallo Stato
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Omicidio Mannina, ora il killer del castanese è pronto a chiedere i danni allo Stato, come ampiamente scritto nel giornale in edicola.

Omicidio Mannina: le novità

Il killer del castanese Silvio Mannina, Dritan Demiraj, è in libertà. Ma non è tutto perché il suo avvocato, Massimiliano Orrù, si dice pronto a chiedere i danni allo Stato per le condizioni in cui hanno ridotto il suo cliente. Demiraj, infatti, era stato aggredito nel carcere di Parma, dopo la lettura della sentenza di primo grado, che lo aveva condannato all’ergastolo. Lì era stato preso a pugni da un ex pugile romeno che per qualche motivo ce l’aveva con l’albanese. A seguito di questa aggressione Demiraj era rimasto in coma per molto tempo. Poi si era svegliato, ma le sue condizioni, a causa dei colpi ricevuti, non sarebbero delle migliori. Proprio per questo motivo, infatti, durante l’Appello, che si è svolto, qualche mese fa, il giudice aveva richiesto una perizia sulla salute dell’albanese. Perizia che lo aveva dichiarato incapace di resistere in giudizio. E per questo era stato liberato.

Le parole dell'avvocato del killer

Due le principali accuse mosse da Demiraj e dal suo avvocato Orrù in merito alla questione: «Un’aggressione del genere non si doveva verificare in prigione. In quell’ala, infatti, i due carcerati non avrebbero dovuto nemmeno incontrarsi.
A questo aspetto, poi, se ne aggiunge un secondo. Quell’aggressione è durata per circa 10 minuti. Per questi motivi abbiamo deciso di sporgere denuncia-querela, perché è verosimile il coinvolgimento delle guardie carcerarie e, quindi, del Ministero, che è il loro “datore di lavoro”».

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