CERRO MAGGIORE

Omicidio ex Brenta, giustizia riparativa per il figlio che uccise e bruciò il padre

Lorenzo D'Errico aveva colpito a martellate il padre, per poi bruciare il corpo nell'ex fabbrica di via Benedetto Croce. Ora l'ok al provvedimento per "riparare" al danno arrecato

Omicidio ex Brenta, giustizia riparativa per il figlio che uccise e bruciò il padre
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Omicidio ex Brenta di Cerro Maggiore, giustizia riparativa per Lorenzo D'Errico che aveva ucciso e poi bruciato il corpo del padre.

Omicidio ex Brenta, anche qui la giustizia riparativa

La giustizia riparativa arriva anche nel processo sull'omicidio dell'ex Brenta di Cerro Maggiore. Lorenzo D'Errico, il 36enne di Cusano Milanino che nel dicembre 2021 aveva ucciso il padre Carmine colpendolo con martellate nella loro casa e che aveva portato il corpo del padre nel bagaglio per poi disfarsene nell'ex Brenta (azienda abbandonata) di Cerro Maggiore dandogli fuoco, potrà accedere al nuovo provvedimento previsto dalla Riforma Cartabia ossia la giustizia riparativa. Il fatto comporterà lo stop al processo stesso, che riprenderà a giugno 2024.

Di cosa si tratta

La giustizia riparativa prevede una sorta di "riparazione" del danno causato con il reato, con tanto di tentativo di confronto coi familiari della vittima. Ora resta da vedere se la famiglia D'Errico se la senta o meno di incontrare il parente omicida, dichiarato sano di mente.

L'omicidio

Lorenzo D'Errico aveva ucciso il padre a martellate, reato che lui stesso aveva ammesso parlando di un rapporto conflittuale, da sempre, col padre. A trovare il corpo quasi totalmente carbonizzato, a gennaio 2022, erano stati alcuni ragazzi entrati nella fabbrica abbandonata per girare un videoclip musicale.

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