Paese allagato

Nubifragio, i perchè del disastro a Cisliano

Il Comune di Cisliano spiega i motivi che hanno portato ai devastanti effetti del nubifragio di venerdì

Nubifragio, i perchè del disastro a Cisliano
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Il Comune di Cisliano spiega i motivi che hanno portato ai devastanti effetti del nubifragio di venerdì (foto: Lucia Pagano via facebook).

Nubifragio, i perchè del disastro a Cisliano

Particolarmente rovinosi e devastanti a Cisliano gli effetti dell'eccezionale nubifragio abbattutosi sul Milanese nella serata di venerdì, tra campi alluvionati, strade allagate, negozi sommersi d'acqua e moltissime abitazioni coinvolte. Danni anche a diverse auto parcheggiate in strada: in Municipio è stato allestito un punto di ritiro per le numerose targhe sradicate e portate via dall'acqua. A distanza di qualche giorno, l'Amministrazione guidata da Luca Durè fa il punto della situazione anche per rispondere alle inevitabili polemiche che si sono generate, spiegando tecnicamente i motivi del particolare impatto a Cisliano dell'evento atmosferico e annunciando un incontro con il direttore gestione fognature e depurazione di Cap per venerdì. Questa la nota del Comune:

A seguito dell’evento atmosferico che, venerdì 3 luglio ha causato allagamenti e forti disagi in tutto il comune, l’amministrazione, al fine di permettere una obiettiva valutazione di quanto accaduto da parte della cittadinanza, esprime le seguenti puntualizzazioni.

Innanzitutto va ricordato che, per la sua posizione orografica, l’abitato di Cisliano è storicamente soggetto a fenomeni di allagamento in caso di forti piogge. Basta infatti scorrere i diversi libri sul nostro paese per trovare non poche immagini storiche che lo testimoniano.

L’abbassamento della falda freatica verificatosi negli anni ’60 e ’70 e la contestuale realizzazione del Canale Scolmatore di Nord Ovest hanno si mitigato il problema, ma lasciando comunque invariata la situazione di debolezza intrinseca dovuta alla posizione del nostro comune.

L’amministrazione, pur non essendo proprietaria ne gestore della rete fognaria, la stessa è infatti proprietà del Gruppo CAP che possiede e gestisce il servizio pubblico integrato in oltre 200 comuni dell’hinterland milanese, fin dai primi anni del suo insediamento, conscia del problema, si è attivata presso CAP per spingere l’azienda a dedicare la giusta attenzione e le necessarie risorse al problema degli allagamenti.

É per questo motivo che, sotto i costanti stimoli dell’amministrazione, il Gruppo CAP ha investito negli ultimi anni una cifra superiore ai 4,5 MILIONI di euro nel nostro comune.

Dopo aver completato il raddoppio del depuratore con il collettamento delle frazioni di San Pietro e di Bestazzo, spendendo quasi due milioni di euro, nel 2016 e nel 2017, dopo una verifica progettuale della fognatura, sempre su sollecitazione dell’amministrazione, CAP ha avviato una serie di studi per delineare le cause della ridotta capacità funzionale della rete dalla quale è risultato che il diametro delle tubazioni risulta compatibile con le esigenze delle fognatura stessa ma che la portata fosse limitata dall’infiltrazione di “acqua parassita” soprattuto nel periodo irriguo estivo.

Per ovviare anche a questo problema sono stati effettuati, laddove necessari, ulteriori lavori (ricorderete tutti i lavori lungo le vie Cusago e Rimembranze) per un ammontare di oltre 3 MILIONI.

Ciononostante, sebbene nel 2019 il problema paresse ragionevolmente risolto, nell’ultimo mese si sono verificati due eventi piovosi di portata ben più che eccezionale.

Se il primo ha causato qualche disagio, il secondo, quello di venerdì 3 luglio, è stato di portata devastante sia in termini meteorologici, sia in termini di risvolti pratici.

In meno di due ore si sono riversati al suolo quasi 200 mm di acqua, dato mai registrato nella storia recente.

É facile intuire che un evento di una simile portata non possa non mandare in sofferenza qualsiasi rete fognaria deputata alla raccolta delle acque meteoriche.

In aggiunta va registrata l’eccezionale esondazione del Fontanile Olmetto che attraversa da nord a sud il centro abitato e che, assolvendo anche alla funzione di scolo delle acque meteoriche delle campagne poste tra il canale scolmatore e il paese, non è stato in grado di reggere ad una tale portata ed è esondato in più punti, in particolare nel tratto tra via Buonarroti e piazza mercato.

Tale esondazione, oltre ad aumentare notevolmente oltre ogni limite pensabile la portata d’acqua che la rete fognaria ha dovuto processare, ha portato con se diversi detriti che hanno in parte ostruito le caditoie rendendo il deflusso dell’acqua ancor più difficoltoso.

Pur sperando che tali eventi eccezionali non si ripetano con frequenza e pur consapevoli di una debolezza intrinseca del nostro territorio non escludibile, abbiamo fin dalle primissime ore dopo l’emergenza, interessato il gestore della rete, non solo al fine di avere il quadro tecnico completo di quanto successo, ma anche per sollecitare eventuali interventi che, oltre a quelli già posti in essere, possano evitare o comunque ridurre al minimo gli allagamenti anche in caso di eventi straordinari come quello di venerdì scorso.

Già venerdì mattina si terrà in municipio un incontro alla presenza del Direttore gestione fognature e depurazione di CAP.

 

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