L'apparenza inganna

Minorenne si finge una donna, adesca un uomo e lo deruba

Il giovane lo ha fatto salire in uno stabile di Mazzo di Rho e ha minacciato l'uomo con un taglierino.

Minorenne si finge una donna, adesca un uomo e lo deruba
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La Polizia ha denunciato a Mazzo di Rho un diciasettenne che aveva adescato un uomo su internet fingendosi una donna: una volta incontrato l'ha derubato.

La denuncia alla Polizia della vittima

Lo scorso fine dicembre 2021 la volante del Commissariato di Rho è intervenuta in soccorso di un ragazzo di Milano, vittima di una rapina perpetrata da un ignoto, presso una palazzina ubicata in località Mazzo di Rho. Il malcapitato riferiva di aver raggiunto quell’indirizzo per consumare un rapporto sessuale con una ragazza conosciuta il giorno prima tramite le applicazioni telefoniche “Connected2me” e “Telegram”. Accedendo sulla sezione “Incontri Milano”, iniziava a chattare con un utente registratosi con nickname: “SGRMRT” (abbreviativo di Sugar Marti), concordando un appuntamento per un rapporto sessuale per il quale avrebbe corrisposto la somma di 150 euro ed accordandosi per un incontro il successivo pomeriggio.

L'incontro e la rapina in casa

Ad attenderlo ci sarebbe stato un coinquilino della ragazza, che l’avrebbe accompagnato nell’appartamento. Giunto davanti all’edificio, infatti, incontrava un ragazzo verosimilmente Italiano, di circa 20 anni, capelli ricci e arruffati, carnagione chiara, barba incolta a chiazze, alto circa 1.80 m che diceva di chiamarsi Alessandro, il quale riferiva di essere il compagno nonché “protettore” della ragazza con cui aveva preso accordi per consumare il rapporto sessuale e di essere a conoscenza di tutto. Una volta accertato che la vittima avesse con sé i soldi, veniva condotto all’interno dello stabile e cominciavano a salire sulla scalinata: sul pianerottolo tra il secondo e il terzo piano, Alessandro, estraeva dai pantaloni un coltello da cucina e puntandolo verso il malcapitato pretendeva la consegna di tutti i soldi in suo possesso, dopodiché si allontanava velocemente a piedi dal posto e il malcapitato chiamava il 112.

La trappola degli agenti

Gli agenti monitorando le piattaforme Telegram e Connected2me, si sono imbattuti in un profilo utente verosimilmente riconducibile all’autore della rapina, che aveva mantenuto le stesse immagini del profilo, oggetto d’indagine, cambiando solo nickname da “SGRMRT” in “SGRMRT2” per il profilo dell’app Connected2me, mentre da “sgrmrt” a “ sggggrmrt“ per l’app Telegram.
Veniva effettuata una lunga conversazione con quel profilo, (le cui immagini sono state copiate da storie pubblicate su INSTAGRAM da una ragazza completamente estranea ai fatti) che si concludeva con l’accordo per una prestazione sessuale, da consumare il pomeriggio successivo a Mazzo, presso il medesimo stabile dove la vittima aveva vissuto la
sua disavventura. All’appuntamento si è presentato un giovane poliziotto in abiti civili che, appena si imbatteva in un ragazzo che aveva le stesse caratteristiche di Alessandro, dalle prime parole aveva la certezza che si trattava del rapinatore e, unitamente ad altro personale che era rimasto nascosto, lo bloccavano e lo accompagnavano in Commissariato.

La vera identità del giovane

Alessandro che ovviamente si chiama diversamente, è un 17enne italiano di Mazzo che abita a pochi isolati dal luogo della rapina: nella circostanza veniva trovato in possesso di un coltello da cucina e del cellulare contenente le conversazioni pertinenti all’indagine, che venivano sequestrati dai poliziotti. Il ragazzo veniva denunciato per la rapina ai danni di Umberto e successivamente riaffidato ai genitori. Non si esclude che quest’ultimo possa non essere l’unica vittima.

L'appello della Polizia

Nel caso qualche altro ragazzo sia rimasto vittima di questo tranello, è invitato a sporgere denuncia presso il Commissariato Rho-Pero di via Nazario Sauro a Rho o presso qualunque altro Ufficio di Polizia sul territorio.

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