San Vittore Olona-Cerro Maggiore

Microcredito e rete di mutuo aiuto per le famiglie in difficoltà durante l'emergenza

Via al progetto "Aiutiamoci-Mettiamo in circolo la solidarietà" con "Una casa per Pollicino" col contributo della Fondazione Comunitaria Ticino Olona.

Microcredito e rete di mutuo aiuto per le famiglie in difficoltà durante l'emergenza
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Microcredito e rete di mutuo aiuto per le famiglie in difficoltà: ecco l'iniziativa "Aiutiamoci-Mettiamo in circolo la solidarietà" promossa dall'associazione di solidarietà familiare "Una casa per Pollicino" avviato con il contributo della Fondazione Comunitaria Ticino Olona per le famiglie dei comuni di San Vittore Olona e Cerro Maggiore.

Microcredito e rete di mutuo aiuto

L'iniziativa si chiama "Aiutiamoci-Mettiamo in circolo la solidarietà" ed promossa dall'associazione di solidarietà familiare "Una casa per Pollicino", avviata con il contributo della Fondazione Comunitaria Ticino Olona per le famiglie dei comuni di San Vittore Olona e Cerro Maggiore che si trovano in difficoltà in questo momento di crisi.
"L’emergenza della pandemia di Covid-19 è non solo sanitaria ma anche e sempre più sociale ed economica - esordisce il presidente di Pollicino Alberto Fedeli - Le famiglie sono messe a dura prova. Mai come ora da soli si rischia di non farcela. La risposta è mettersi insieme, aiutarsi, mettere in circolo la solidarietà tra famiglie. È quello che sta tentando di fare con questo progetto".
Di cosa si tratta? "Di un aiuto straordinario, essenziale e sostenibile alle famiglie in momentanea difficoltà economica a causa del Covid-19 attraverso il microcredito e la rete di mutuo aiuto familiare - spiega Fedeli -  Tante sono le risposte al bisogno immediato e gli aiuti economici alle situazioni di povertà, specie quelli sul fronte della solidarietà alimentare poste in essere dalle Caritas parrocchiali e da altre associazioni sociali. Il microcredito vuole essere invece una forma di mutuo aiuto tra famiglie, per sostenere anzitutto quelle famiglie che si trovino in difficoltà temporanea, che non hanno risparmi cui attingere, ma per la quali sia possibile un ritorno all’autonomia quando le attività lavorative riprenderanno regolarmente, o quando percepiranno forme di sostegno strutturali quali cassa integrazione, fondo integrativo salariale, reddito di cittadinanza. Si tratta di una forma di aiuto che non mette in imbarazzo chi è costretto, magari per la prima volta, a chiedere un aiuto economico, perché si salvaguarda l’autonomia, la responsabilità, le capacità di chi riceve.  La logica è quella del 'noi ora aiutiamo te, tu poi aiuterai noi'. Si tenta cioè di innescare un circolo virtuoso, in cui l’aiuto si rigenera con le restituzioni, innescando un vero e proprio valore sociale.  Non solo. Non sarà una mera erogazione di denaro, ma un gesto che si accompagna all’avvio di relazioni di prossimità tra famiglie. Le famiglie beneficiarie saranno coinvolte, con libertà, nella rete di volontariato associativa e di mutuo aiuto familiare perché siano soggetti protagonisti e attivi in essa.  Il microcredito previsto in progetto è un prestito gratuito di entità contenuta (fino a un massimo di 1.200 euro, con restituzioni senza interessi fino a 24 rate con inizio dopo due mesi dall’erogazione), che servirà a coprire le spese di affitto, spese condominiali, assicurazioni, spese mediche, spese scolastiche, utenze, generi di prima necessità, altre spese per eventi straordinari necessarie non differibili.
La priorità sarà data a nuclei familiari numerosi; nuclei mono-genitoriali; nuclei con disabili in situazione di fragilità economica; nuclei con Reddito di Cittadinanza attualmente sospeso, revocato e decaduto; partite Iva e altre categorie non comprese dai dispositivi attualmente in definizione a livello statale".
Per informazioni si può contattare il n. 353 4072601. "Ma la risposta che si sta dando all’emergenza sociale ed economica non si ferma qui - prosegue il presidente - Accanto alle Caritas e alle associazioni del territorio, coordinate dai comuni, le famiglie dell’associazione si sono messe a disposizione per il servizio di consegna a domicilio di spesa, farmaci, mascherine. L’Associazione ha poi cercato di dare una continuità ai servizi di doposcuola e del corso di italiano per donne immigrate, con video lezioni e contatti a distanza, nonché, in collaborazione con le insegnanti, interventi, sempre a distanza, di mediazione linguistica per alunni stranieri anche a supporto della didattica. Con la coop. Stripes si è garantito un supporto pedagogico e di proposte di attività creative in famiglia ai genitori, durante ila forzata chiusura dell’asilo nido associativo 'I Belli anatroccoli'. Insomma, la solidarietà familiare non si è fermata di fronte al coronavirus".

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