RESCALDINA

"Meglio un genitore o un calciatore arrabbiato, che un nonno ricoverato": è il monito di Carminati

Il presidente della società calcistica Carcor, dopo il via libera agli allenamenti all’aperto e in forma individuale per gli sport di contatto, mette al primo posto la salute dei suoi atleti e relativi familiari, posticipando la ripresa dell'attività.

"Meglio un genitore o un calciatore arrabbiato, che un nonno ricoverato": è il monito di Carminati
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"Meglio un genitore o un calciatore arrabbiato, che un nonno ricoverato": è il monito di Maurizio Carminati, presidente della società calcistica Carcor di Rescaldina, che ha scritto una lettera sofferta ma sincera ai genitori dei suoi atleti annunciando la volontà di posticipare la ripresa degli allenamenti.

"Meglio un genitore o un calciatore arrabbiato, che un nonno ricoverato"

Via libera agli allenamenti all’aperto e in forma individuale per gli sport di contatto: è il chiarimento arrivato dal Governo dopo una circolare del Ministero dell’Interno che, invece, li sospendeva. Eppure, Maurizio Carminati, presidente della società calcistica Carcor di Rescaldina, ha le idee chiare: "Ritengo prudente e necessario attendere ancora due settimane prima di riprendere gli allenamenti; in sintesi: meglio un genitore o un calciatore arrabbiato, che un nonno ricoverato".
Il presidente, che ha vissuto sulla propria pelle il Coronavirus dopo essere stato ricoverato a marzo per una polmonite, ha scritto alle famiglie dei suoi atleti una lettera sofferta ma sincera spiegando che, data l’evoluzione dell’emergenza sanitaria, la priorità è la salute dei suoi ragazzi e più in generale di chi ruota intorno a loro: "Carissimi genitori, come presidente e responsabile di questa società sportiva, sento il peso dell'affidamento dei vostri figli, nel momento in cui li avete iscritti presso di noi. Un affidamento che, nel caso del virus, non si limita ai soli ragazzi, ma si estende a tutti i loro familiari, in particolare ai loro nonni, poiché chi appartiene a questa fascia di età ha purtroppo meno probabilità di superare la malattia. Come sapete, io ho toccato da vicino le ricadute di questo virus e vi assicuro che, quando si finisce in ospedale, si ha a che fare con una situazione davvero molto provante sotto il profilo psicologico e pesantissima dal punto di vista fisico, un'esperienza che non auguro proprio a nessuno".
Carminati riflette anche sulla situazione attuale: "Dall'inizio di questa pandemia, i ritardi delle azioni di contrasto, da parte delle istituzioni, sono stati il prezzo salato che abbiamo pagato in termini economici e di vittime: si aspetta e si aspetta, perché si ha paura delle reazioni della gente, ma così facendo si è sempre in ritardo e gli effetti si amplificano, diventando poi sempre più impattanti e ingestibili. Non possiamo essere sordi ai continui inviti del mondo scientifico, che ci consigliano di uscire di casa solo per necessità".
Infine, il presidente ha sottoposto al consiglio direttivo della Carcor una sua proposta di ristoro economico, per le famiglie, in base al periodo di stop dell’attività sportiva.

 

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