Medicina di genere: a Legnano il quarto incontro del convegno
Il quarto incontro del convegno “Diamo un’occhiata alla Medicina di genere" avrà luogo nella sala consiliare del Castello Visconteo di Legnano

Venerdì 5 ottobre l’ASST Ovest Milanese organizza nella sala consiliare del Castello Visconteo di Legnano il quarto incontro del convegno “Diamo un’occhiata alla Medicina di genere".
Medicina di genere: un nuovo approccio necessario
E' sempre più necessario ragionare in un’ottica di Medicina di genere specifica. Le differenze di genere infatti influiscono sulla prevenzione, la diagnosi e la cura delle malattie. Uomini e donne, pur essendo soggetti alle stesse patologie, non presentano sempre gli stessi sintomi. Ed anche la progressione delle malattie e le risposte ai trattamenti differiscono in base al genere. Per queste ragioni è diventato fondamentale addestrare il personale sanitario ad nuovo approccio.
Costruire percorsi ad hoc per ogni malato
Il convegno di venerdì 5 segue i primi due incontri del 2017 (Legnano e Magenta) e il terzo del maggio 2018 di Magenta. Queste avevano riscosso un buon successo e suscitato molto interesse. La responsabile scientifica del convegno è la dottoressa Maria Vittoria Calloni, responsabile della unità operativa di Neurologia-Stroke Unit all’Ospedale di Legnano. La dottoressa Calloni spiega che "Il convegno mira a stimolare il dialogo fra specialisti, perché è solo attraverso la condivisione dei saperi che si possono costruire percorsi ad hoc dedicati ai malati".
Le parole della dottoressa Calloni, responsabile scientifica del convegno
“Studiare la fisiologia, la patologia e la terapia, differenziate per genere, promuovendo così l’appropriatezza e l’equità delle cure è la finalità della Medicina di genere. La Medicina di genere non è la “Medicina delle donne”. Non relega la salute femminile al solo aspetto riproduttivo. E’ una modalità moderna e innovativa di cura e risponde ai bisogni di salute differenziati fra uomo e donna. Inoltre quest’anno si darà ampio spazio alla Pediatria di genere (aspetto assai poco studiato) e alla neoplasia dell’utero e alla sua prevenzione (per esempio attraverso la vaccinazione antipapilloma virus negli adolescenti). A dicembre 2017, con la Legge Lorenzin, la Medicina di genere è stata inserita come branca specialistica nei piani di studio universitari e nei piani sociosanitari di tutte le regioni italiane. Andiamo sempre più verso una medicina personalizzata e di precisione".