Magenta festeggia il patrono San Martino
Messa in Basilica, ma niente concerto, bancarelle e premiazione.

Magenta festeggia il patrono San Martino, mercoledì 11 novembre. Una festa diversa, senza concerto, San Martino d'oro, bancarelle.
La Messa
Messa alle 10 in Basilica, celebrata dal prevosto e trasmessa in streaming. Don Giuseppe: "Gli affidiamo le comunità e gli ammalati, penso ai tanti colpiti dal Covid a casa e in ospedale". Il parroco ha elencato i doni di San Martino, da condividere e offrire alla città, perchè è la festa di tutti: "Benedizione: oggi esco a benedire la città, come ho fatto domenica. Ognuno di voi la porti nella preghiera a tutti. Le case tornino a essere luogo di preghiera. E ancora: la vera fede e la carità, piccoli gesti che offriamo ai fratelli e le sorelle". Don Giuseppe ha fatto riferimento a quel prendersi cura, che aveva già spiegato nella lettera alla città.
Un pensiero a don Emilio, mancato martedì.
Pensando al San Martino d'oro
"Vent'anni fa, coinvolgendo i rappresentanti della Comunità magentina, il Sindaco, Giuliana Labria ed il Prevosto, don Fausto Giacobbe, proponemmo di dare una nuova veste alla ricorrenza.
Nacque il San Martino d'oro riconoscimento (non premio o altro) che la Città avrebbe attribuito a chi, con il proprio operato, si fosse distinto nella Comunità- racconta Pietro Pierrettori, numero uno della Pro Loco - In Basilica, le serate dell'11 novembre, in questi vent'anni, sono state sottolineate dai concerti dell'Orchestra "Città di Magenta" che, proprio in quell'occasione, vide la luce per merito dell'Ass.Totem, così come il Coro Civico. Altre idee e altre proposte sono state considerate in questi anni. Ricordiamo, una su tutte, il "Dolce di San Martino" che ha, anche, una valenza benefica per le opere di solidarietà".
Lo stendardo
(FOTO CINEFOTOCATTNEO PER PRO LOCO)
"Oggi, semplicemente e con fede, ci sentiamo di rivolgerci a San Martino perché protegga Magenta, sostenga chi ha problemi di lavoro, aiuti chi sta aiutando gli altri, tenga una mano sulla testa di chi sta combattendo contro la malattia e consoli chi piange le persone care. Ma, soprattutto, ci esorti ad avere fiducia nel futuro e ci accompagni verso la sua Festa nel 2021", aggiunge il presidente, che ci spiega lo stendardo esposto sul pulpito, in Basilica, per la ricorrenza dell'11 novembre: "Proviene dalla vecchia Parrocchiale di San Martino che sorgeva nell'attuale piazza Kennedy, sul lato sinistro, direzione cimitero. E' stato portato nell'attuale Basilica nel 1903, data di consacrazione. E' databile metà '800 e non è escluso possa essere stato "testimone" della Battaglia negli episodi che si svolsero all'interno di quella chiesa".