Lainate: Chiusura del cavalcavia di via Manzoni, la rabbia del Pd

Dal 22 luglio 2019 al 31 dicembre 2020 il cavalcavia di via Manzoni sarà percorribile solo in direzione di Rho. La rabbia degli esponenti del Pd

Lainate: Chiusura del cavalcavia di via Manzoni, la rabbia del Pd
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Gli esponenti del Pd scrivono alla redazione di Settegiorni per la chiusura del cavalcavia di via Manzoni

Chiusura dal 22 luglio 2019  al 31 dicembre 2020, si viaggerà solo verso Rho

"Abbiamo appena appreso che, a fronte dei lavori della V corsia dal 22 Luglio 2019 al 31 Dicembre 2020, entrerà in vigore la nuova viabilità che prevede la chiusura parziale del cavalcavia di Via Manzoni principale via di accesso al centro della Città di Lainate. Sarà consentito solo il transito in senso unico in uscita da Lainate Centro (direzione nord- sud), verso il Comune di Rho. Tale decisione è stata presa a fronte della richiesta fatta dalla direzione dei cantieri autostradali. Troppo comodo però, secondo il PD, da parte dell’Amministrazione scaricare la responsabilità in questo modo".  Inizia così la lettera inviata da Sara Rubino e Andrea Pinna del Partito Democratico alla nostra redazione in merito all'imminente chiusura del cavalcavia di via Manzoni

"Le bugie di Landonio e Tagliaferro"

Negli ultimi 6 mesi l’Amministrazione Landonio prima e il candidato e ora Sindaco Tagliaferro durante la campagna elettorale hanno detto più volte che il nuovo cavalcavia di Via Manzoni sarebbe stato costruito in parallelo senza modificare la viabilità. Solo uno stop della viabilità ci sarebbe stato per lo “switch” tra vecchio e nuovo ponte. A solo un mese dalle elezioni sono già però cambiate le carte in tavola e il cavalcavia diventa a senso unico.

Troppo traffico e poca sicurezza in via Valcamonica

In questo modo la viabilità consigliata per entrare su Lainate Centro prevede come uno dei possibili transiti Via Valcamonica, Via che ha problemi di messa in sicurezza per pedoni e ciclisti. Questi problemi di Via Val Camonica sono già stati segnalati dai residenti ma nulla è stato fatto rispetto a marciapiedi e messa in sicurezza. Con queste ulteriori modifiche si rischia di aumentare il traffico in questa via e aumentare i rischi. Durante l’assemblea pubblica fatta dalla precedente Amministrazione sono state sostenute cose diverse rispetto a ciò a cui stiamo assistendo oggi. La chiusura del cavalcavia, che era stato garantito rimanesse aperto in entrambi i sensi di marcia verrà modificato per 18 mesi.

Cittadini presi in giro

A questo punto ci chiediamo se è stato più comodo e più utile durante gli scorsi mesi prendere in giro i cittadini Lainatesi per poi dire oggi siamo costretti a fare così, oppure se questa Amministrazione, ma anche la precedente, stanno accettando ogni richiesta portata avanti da
Autostrada per l’Italia senza avere idee chiare per programmare per tempo e in modo da non creare davvero ancora più disagi ai cittadini rispetto a quelli che già si avranno per la realizzazione di quello che il PD considera un’inutile opera viabilistica. Riteniamo che essendo informati da tempo l’Amministrazione avrebbe dovuto prevedere anticipatamente tutte queste situazioni e informare i cittadini nel modo più chiaro e trasparente possibile.

Cosa succederà a settembre con la ripresa delle attività cittadini?

Chiediamo all’Amministrazione di assumersi la responsabilità di non aver mai detto prima di oggi ciò che realmente sarebbe successo al cavalcavia di Via Manzoni anche a fronte di domande precise poste dagli stessi cittadini durante l’Assemblea pubblica. Esprimiamo la nostra totale indignazione per come sono stati presi in giro i cittadini e ci chiediamo cosa succederà con la ripresa delle attività cittadine a Settembre e quali ricadute avrà questa situazione per il commercio locale.

Commenti
Fadli

Ma quando mai fanno quello che pubblicano in via val Gardena è stata messa la segnalazione di la via e chiusa che nessuno la vede. E pure ci danno le multe x il passaggio x la pulizia. Una vergogna totale

carlo alberto soddu

la rabbia non è del pd, ma di tutti i cittadini che quel ponte percorrono giornalmente e che avevano avuto assicurazioni sulla viabilità che sarebbe rimasta immodificata.

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