Nella notte

Ladri alla scuola di musica: rubato anche il pianoforte

E' successo a Magnago: i malviventi si sono portati via anche amplificatori, casse, microfono e computer.

Ladri alla scuola di musica: rubato anche il pianoforte
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Ladri in azione in uno studio musicale di Bienate.

Ladri in azione a Bienate: sono riusciti a portare via anche un pianoforte

Il colpo è stato messo a segno ai danni di Nuove Frequenze Magnago, che ha sede in via Cristoforo Colombo, probabilmente da una banda  ben preparata e indubbiamente attrezzata, visto quello che sono riusciti a portare via.
I responsabili della struttura si sono accorti del furto nella mattinata di sabato 7 gennaio 2023:

"Qualcuno ha forzato la porta sul retro, quella del bagno, del nostro studio e ha portato via l'attrezzatura, tra cui un pianoforte digitale molto pesante, cinque amplificatori, casse, microfono e computer - spiega Federica Caffaggi - La porta è all'interno di un muro di cinta e per portare via tutto hanno senz'altro dovuto servirsi di un furgone". Il fatto è avvenuto tra giovedì notte, quando il locale è stato frequentato per l'ultima volta, e sabato mattina, quando ci si è accorti dell'accaduto. "Probabilmente i ladri sono entrati in azione nella notte tra venerdì e sabato" specifica Federica.

Rubato anche un amplificatore del '63 usato nei concerti di Edoardo Vianello

Il pezzo più consistente era il pianoforte digitale a 88 tasti, dal peso di 30 chili. Ma c'era anche un oggetto dall'importante valore affettivo:

"L'unica cosa che mi consola è che, a parte un paio di cose, il grosso dell'attrezzatura era materiale da battaglia, le cose di un certo valore non le usiamo per far lezione - prosegue la titolare dello studio musicale - Il problema è che hanno rubato un amplificatore del 1963 che usava mio padre quando andava in tournée con Edoardo Vianello e questo mi dispiace molto".

I titolari dello  studio musicale sono corsi ai ripari mettendo delle inferriate

Purtroppo sono poche le speranze di recuperare la refurtiva, ma l'attività non si ferma.

"I Carabinieri ci hanno dato poche speranze,  visto che si tratta di materiale usato e non siamo in possesso dei numeri di serie - chiosa Caffaggi - Ora però la porta che è stata forzata è protetta da una inferriata e non sarà più possibile forzarla. Noi comunque andiamo avanti, ci siamo fermati solo lunedì perché dovevamo portare l'attrezzatura di ricambio di cui disponevamo a casa".

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