La lista "Legnano Cambia" chiede ai cittadini se rivogliono il passato

La lista "Legnano Cambia" chiede ai cittadini se rivogliono il passato
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Giorgio Re di "Legnano cambia" si interrogata sulle prossime amministrative

Una lettera scritta ai cittadini

“Quello che è stato è stato”… NO! E’ una voce, un atteggiamento che giorno dopo giorno va sempre più diffondendosi e sempre più ricorre nei discorsi dei Legnanesi, prossimi alla chiamata elettorale d’autunno. “Quello che è stato” sono i reati e malversazioni posti in atto nella nostra città dalla precedente giunta comunale, tante o poche siano state le connivenze e i silenzi che hanno reso possibile tutto ciò. Reati e malversazioni, ovvero gestione della cosa pubblica estranee alle norme di legge, tali da portare al commissariamento amministrativo della nostra città per la prima volta dall’unificazione del Paese". Inizia così la lettera che la lista "Legnano Cambia" ha "scritto ai cittadini dopo la presentazione avvenuta ieri, della candidata sindaco del centrodestra Carolina Toia

Reati e illegalità nessuno degli imputati  stato assolto

Che si tratti di reati e malversazioni non è un’opinione, non è il punto di vista di una parte politica o dell’altra. E’ un’attestazione di un tribunale della Repubblica che, di conseguenza, ha espresso sentenze e comminato pene. Senza assolvere nessuno degli imputati, ovvero delle figure coinvolte. “Quello che è stato” si chiama, per usare un termine chiaro a tutti, illegalità, spregio delle norme e ignoranza, voluta e consapevole, della legge. “Emerge anche che gli indagati hanno un fortissimo senso di illegalità e non percepiscono la gravità delle loro azioni e il valore penale. Quasi fosse un modus operandi che, solo perché diffuso, fosse lecito”. Ancora una volta non ci riferiamo a punti di vista, tantomeno a illazioni. Stiamo citando alla lettera le parole del Pubblico Ministero della Procura di Busto Arsizio, Nadia Alessandra Calcaterra, pronunciate, nella primavera 2019, nel corso di una conferenza stampa relativa all’inchiesta “Piazza Pulita” che ha portato all`arresto del Sindaco di Legnano Gianbattista Fratus, del Vicesindaco Maurizio Cozzi e dell`Assessore alle Opere Pubbliche Chiara Lazzarini, accusati di aver pilotato delle nomine in Comune e nelle partecipate.

"Le sentenze non hanno chiuso la questione"

Purtroppo le sentenze non hanno chiuso la questione. Al contrario. Alla presentazione del candidato Sindaco, Avvocato Carolina Toia, alla quale fanno capo sostanzialmente la stessa alleanza protagonista di “Piazza Pulita” e tutti i condannati in primo grado, ogni illegalità attestata in sede legale non solo è stata sdoganata ma pare essere assurta a titolo di merito e di vanto, quale valore aggiunto La coordinatrice cittadina di Forza Italia, Roberta Paparatto ha espressamente dichiarato: “Rinnoviamo senza rinnegare il passato. Dobbiamo riprendere in mano Legnano” E non è tutto. L’ex Assessore Letterio Munafò, che riferendosi agli ex compagni di giunta condannati Maurizio Cozzi e Chiara Lazzarini, ha espresso “totale solidarietà ai nostri due Assessori, io li considero ancora tali, che fanno parte del nostro partito.” Errore. E anche grossolano. Al di là di ogni immaginabile cavillo amministrativo e/o legale, i suddetti, come Munafò stesso, non possono più essere considerati né definiti. Questa è legge. Questa è verità. Non propaganda o anticipazioni di campagna elettorale.

Chiediamoci se vogliamo che ritorni il passato

E’ chiaro, l’illegalità è sempre un’opzione. Talora la più facile. Mai quella corretta, Mai quella che fa dell’etica, anche personale, la base per l’impegno politico. Chiediamoci, tutti, se è vero che “quello che è stato è stato”. Chiediamoci, tutti, se vogliamo che “quello che è stato” ritorni. “Legnano Cambia” si pone questa domanda fondamentale per il futuro di Legnano. E lo chiede, in primis ai suoi abitanti. Sulla connivenza non si costruisce nulla".

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