Intimidazioni al sindaco: bucano le ruote della sua auto

Ruote tagliate nella notte: questo il brutto episodio di intimidazioni accaduto al sindaco di Castano Primo, Giuseppe Pignatiello.

Intimidazioni al sindaco: bucano le ruote della sua auto
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Intimidazioni al sindaco di Castano Primo, Giuseppe Pignatiello: ignoti, nella notte venerdì 13 e sabato 14 settembre 2019, hanno tagliato le ruote della sua macchina.

Intimidazioni al sindaco: il suo racconto e la denuncia

"Ho scoperto - racconta il primo cittadino - che qualcuno ha tagliato le gomme della mia auto bucandole, presumo vedendo i segni, con un coltello. Qualcuno a cui manca il coraggio, il rispetto e qualsiasi cosa possa renderlo una persona. Questo è soltanto un gesto vile, codardo, una minaccia portata avanti da vigliacchi senza un briciolo di dignità. Io, come sempre, ho denunciato alle Forze dell'Ordine quanto accaduto e che ringrazio per il lavoro svolto ogni giorno. A tutti voi voglio dire, con ancora più convinzione, che le intimidazioni e le minacce non mi fermeranno mai".

"Hanno provato a spaventarmi una decina di volte"

Poi continua ricordando gli episodi precedenti: "Dal 2014 ad oggi le ho subite sulla mia pelle e purtroppo, e me ne scuso, le ha vissute anche la mia famiglia. Una decina di volte hanno provato a spaventarmi, e per dieci volte ho denunciato. Da quando mi minacciarono di morte dopo la ferma opposizione al raduno illegittimo, abusivo e incostituzionale di CasaPound a Castano Primo. Quando già danneggiarono la mia auto. O quando più volte ignoti effettuavano blitz davanti a casa mia a notte fonda, o quando lasciarono un biglietto di insulti davanti alla porta o peggio un oggetto non identificato già pronto per essere incendiato. Fino alla lettera anonima di insulti in campagna elettorale".

"Continuerò a metterci la faccia"

"Disgustose intimidazioni, che non ho mai accettato, davanti a cui non ho mai abbassato la testa - va avanti Pignatiello - Come disgustosa è stata quella di venerdì sera, sull'auto che utilizzo per accompagnare mia figlia a scuola. Chiunque sia stato, sappia che io continuerò sempre a metterci la faccia, che questi mezzi da mafiosi non mi spaventano e che resterà sempre un essere senza coraggio e dignità. Io vado avanti, orgoglioso di ciò che sono e di ciò che faccio per Castano Primo. Orgoglioso di sentire tutti voi, Castanesi, al mio fianco. Un invito a tutti voi, con il cuore, denunciate sempre, non lasciate mai che il silenzio vinca. Denunciamo insieme, perché insieme nessuno può fermarci".

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