Il sostituto commissario in congedo Nando Sabatino diventa Cavaliere della Repubblica
A consegnare l'onorificenza nelle mani del Sostituto Commissario in congedo della Polizia di Stato del Commissariato di Rho-Pero Sabatino, il Prefetto di Milano Renato Saccone
Bernardo Sabatino Cavaliere della Repubblica. Si è tenuta giovedì mattina al Conservatorio Verdi di Milano la cerimonia di consegna delle onorificenze dell’Ordine «Al Merito della Repubblica Italiana» conferite dal Presidente Sergio Mattarella.
Una lunga carriera per il contrasto al traffico di droga
A consegnare l'onorificenza nelle mani del Sostituto Commissario in congedo della Polizia di Stato del Commissariato di Rho-Pero Sabatino, il Prefetto di Milano Renato Saccone. Fra le motivazioni per l’importante riconoscimento l’impegno profuso in 41 anni di servizio, in cui Sabatino, Nando per i tanti che lo conoscono a Rho e a Nerviano dove ora risiede, ha portato a termine una lunga serie di operazioni per il contrasto al traffico di droga.
Numerose le operazioni portate a termine durante la sua carriera
Nella sua carriera, infatti, Sabatino ha sempre svolto servizio «Operativo» al Reparto Celere di Milano, alla Squadra Volante di Milano, per poi passare nel 1985 alla Squadra Mobile della Questura di Milano. Collocato alla sezione antidroga ha per ben 28 anni svolto il ruolo di investigatore.
Prima da Vice e poi da responsabile della squadra antidroga, occupandosi di complesse indagini a livello internazionale, Sabatino ha preso parte, organizzato e diretto, numerose operazioni di Polizia per traffico internazionale di sostante stupefacenti. Tra le tante, si citano quelle più importanti e di carattere internazionale: Operazione Venti dell’Egeo; Astrea 1 e 2; Loptice; Tanned, Atropo; Operazione Teseo; Fox ToWn; Operazione famiglia «Molluso»; Operazione Brianza.
Negli ultimi anni al Commissariato di Rho-Pero si è occupato dell'ufficio passaporti
A Rho Bernardo Sabatino ha lavorato con il commissario Murtas, con il dottor Di Clemente, con il commissario Carmine Gallo e infine con la dottoressa Maria Antonietta Scarinci, occupandosi negli ultimi anni prima della meritata pensione della riorganizzazione dell’ufficio passaporti.