Buscate

Il sindaco ha ricevuto il vaccino anti-Covid: "Ecco perchè va fatto" FOTO

Il primo cittadino Fabio Merlotti ha ricevuto la prima dose: "E' la cosa più intelligente da fare"

Il sindaco ha ricevuto il vaccino anti-Covid: "Ecco perchè va fatto" FOTO
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Il sindaco ha ricevuto il vaccino anti-Covid: ecco il racconto del primo cittadino di Buscate.

Il sindaco ha ricevuto il vaccino anti-Covid

Il sindaco di Buscate Fabio Merlotti ha ricevuto la sua prima dose del vaccino contro il Covid. Un passo importante, che ha voluto condividere con un video-messaggio pubblico per tutti i sui concittadini, e non solo.
"Oggi ho fatto la vaccinazione contro il Covid e ne approfitto per fare un po' di chiarezza sul vaccino stesso e rassicurare tutti quanti - esordisce Merlotti - L'ho ricevuto non perchè sono sindaco ma perchè lavoratore del san Raffaele di Milano e oggi, come tanti altri colleghi, ho ricevuto la mia prima dose. Posso quindi dire: l'ho fatto anch'io. E vorrei dare alcune spiegazioni perchè, parlando con qualcuno, ho ricevuto affermazioni quali: "Ma sei sicuro? Io non mi fido tanto..." Quindi, per quanto mi è possibile, nel modo più divulgativo possibile, voglio lanciare il mio messaggio".
Merlotti racconta la sua esperienza: "Da noi oggi, la vaccinazione è stata preceduta da un prelievo per capire il livello anticorpale prima, la somministrazione del vaccino è stata molto semplice e rapida, si fa nel deltoide, muscolo della spalla e dura un attimo. Potrebbe dare luogo a dolore localizzato, in alcuni casi a mal di testa, febbriciattola, ecc ma niente di che. A parte che prima della somministrazione si fa un colloquio con un medico che fa una anamnesi e si accerta che non vi siano condizioni che sconsiglino la somministrazione del vaccino. Quindi, tendenzialmente è una cosa molto tranquilla. Io l'ho fatto oggi, verso le 15.30-16, sono le 21 e non ho avuto alcun tipo di reazione, neanche locale. A qualcuno potrebbe succedere. Sento persone dire "Si è vaccinato e poi gli è successo a, b e..": bisogna verificare se è vero, e anche se lo fosse, è chiaro che occorre ragionare in termini statistici: può essere che una persona sia allergica, o che non sappia di esserlo, abbia delle reazioni ma tutto va valutato con un ragionamento più ampio, statistico appunto. Ossia: occorre paragonare questo beneficio certo, che è quello di essere immunizzati contro il Covid ossia non prendere la malattia che in una certa percentuale non irrilevante di casi porta a conseguenze molto spiacevoli come ben noto, con il rischio molto remoto di avere queste reazioni. Ragionando razionalmente si arriva alla decisione di vaccinarsi, gesto importante non solo per sè ma per tutti: nel senso che queste limitazioni che tutti abbiamo, alle nostre libertà, ai nostri esercizi commerciali che non lavorano ecc, sono tutte cose che verrebbero meno se la maggior parte della gente fosse immunizzata".

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Merlotti, schematizzando, spiega il funzionamento del vaccino: "Voglio dare rassicurazione anche sui meccanismi con cui funziona. C'è tanta confusione in giro e penso occorra rassicurare. Il Coronavirus ha una 'corona' di proteine, Spike. La serpentina al suo interno è il materiale genetico del virus, con le informazioni per la sua replicazione. Quando il virus entra in un organismo, si attacca alla cellula all'interno della quale fa entrare il suo materiale genetico. I ribosomi, da qui, riproducono il virus. I nostri ricercatori, intelligentemente, hanno 'sfruttato' il meccanismo di replicazione del virus: non hanno preso tutte le istruzioni per la replicazione ma solo una parte, che serve a codificare solo la proteina, messa insieme a un contenuto lipidico (di grassi), con elettroliti e zuccheri, entra nella cellula col vaccino. I ribosomi cominciano a decodificare le proteine Spike che migrano sulla superficie della cellula, il nostro sistema immunitario le incontra e comincia a scatenare la risposta immunitaria. Una risposta che fa sì, nel caso un domani si venga a contatto col virus, le nostre difese sono preparate per riconoscere queste proteine e, quindi, difenderci. Quello che ci tengo a dire è che all'interno della cellula vi è il nucleo, che contiene il nostro Dna, ma in tutto questo processo non viene minimamente toccato. Niente di tutto quello che dicono quanti pensano a rischi o alterazioni strane. In un sistema in cui l'informazione la fa da padrone e con strumenti in grado di produrre manipolazioni, l'esercizio del dubbio non solo è consentito ma è desiderabile: gente che non si fida, che vuole conoscere i meccanismi, avere un approccio più critiche, tutto questo è desiderabile ripeto. Conosco persone che mettono in dubbio tante cose, alcuni sono gruppi che potrebbero essere definiti da qualcuno come 'complottisti', ma non sono cose che mi scandalizzano, anzi: l'esercizio del dubbio è assolutamente bello ma deve tradursi in una verifica se il dubbio sia giustificato o meno. E direi che sul vaccino non lo è. Al di là di tutte le teorie che uno può avere (come è nato questo virus, come si è diffuso ecc) in questo momento credo che la vaccinazione sia una cosa razionale utile".

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