welfare in azione

Il progetto Milano 2035 lancia "Milano resta giovane"

Un appello rivolto a proprietari di casa, enti pubblici e privati affinché si impegnino a rendere Milano più accogliente verso i giovani di tutto il mondo

Il progetto Milano 2035 lancia "Milano resta giovane"
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Milano da città innovativa capace di attrarre giovani di tutto il mondo, a città che sta perdendo l’energia dei giovani. “Milano resta Giovane” è una campagna di Milano2035, uno dei progetti della quarta edizione del bando “Welfare di comunità” di Fondazione Cariplo. La quale descrive con ironia, leggerezza, ma soprattutto coraggio, come in un documentario, una città che sta perdendo vitalità e persone capaci di immaginare il futuro.

Milano senza giovani

A causa della pandemia molti fuorisede, infatti, hanno lasciato Milano per tornare a casa dalle loro famiglie d’origine. Alcuni di loro hanno perso il lavoro, altri hanno scelto di seguire le lezioni universitarie solo a distanza, altri hanno preferito iscriversi negli atenei più vicini ai Comuni di provenienza, altri non sono tornati avendo la possibilità di praticare lo smart working tutti i giorni della settimana.

Nel mese di settembre, si è registrato il 290% in più di stanze vuote rispetto all’anno scorso. Nonostante ciò, gli affitti delle case restano ugualmente molto elevati.

Milano resta giovane

In un’evoluzione crede Milano2035, che ha l’obiettivo in tutta l’area della Città Metropolitana di ampliare l'offerta di case per i giovani e creare reti di solidarietà sociale nei quartieri, per sostenere un nuovo modello dell'abitare urbano. Per questo, ha lanciato “Milano resta Giovane”. Si tratta di un appello rivolto a tutti: ai proprietari di casa per affittare appartamenti e camere con il canone concordato e invitare cittadini, enti pubblici e privati a contribuire al fondo di sostegno all’affitto per i giovani. Perché senza giovani Milano perde la sua forza.

Per promuovere l’accoglienza abitativa delle nuove generazioni, Milano2035, insieme all’associazione MeglioMilano, ha inoltre deciso di allargare a tutti i cittadini il progetto “Prendi in casa”, offrendo non solo agli anziani, ma anche a famiglie, coppie e single la possibilità di accogliere in casa i giovani.

Punti d'incontro

Lo stesso giorno del lancio del video è stata inaugurata una mostra “Punti d’incontro”, un progetto fotografico di Jordan Angelo Cozzi, che racconta alcune esperienze di convivenza intergenerazionale nate all'interno del progetto Prendi in casa. Nelle immagini piccoli momenti condivisi tra giovani e anziani che hanno deciso di superare diffidenze e differenze, e si sono ritrovati ad arricchire la propria quotidianità con chiacchiere, risate, consigli, piccoli aiuti.

Come Luigi, un pensionato con tante storie divertenti da raccontare, e Sudwaric, uno studente di medicina, che nonostante i 54 anni di differenza si incontrano per vedere le partite di calcio, anche se per tifare due squadre diverse. O Gina e Sofia, con 51 anni di differenza, che trovandosi insieme durante il lockdown hanno condiviso la loro passione per la lettura e la cucina. O ancora Gabriella e Mario, con 60 anni di differenza, che hanno l’abitudine di cenare una volta a settimana con il kebab preso sotto casa.

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