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CHE SORPRESA
Il presidente Sergio Mattarella chiama Piero Airaghi: «Grazie per la mostra su Casati»
Lo storico rhodense aveva inviato al Capo dello Stato una lettera con la storia dell’ex sindaco di Rho
Scrive una lettera al presidente della Repubblica Sergio Mattarella informandolo che l’Amministrazione comunale rhodense e l’Anpi, in occasione dei cinquant’anni dalla morte di Agostino Casati , hanno organizzato una mostra e che la vita di Casati era leggibile on-line sul sito del Comune di Rho.
Il Capo dello Stato e i suoi collaboratori hanno visionato la vita di Casati online
Mittente della lettera Piero Airaghi, storico rhodense, che nei giorni scorsi ha ricevuto una telefonata inaspettata.
«Dall’altra parte della cornetta c’era un componente delle segreteria del presidente - afferma Airaghi - che mi ha comunicato che il presidente Sergio Mattarella e tutto il personale della segreteria avevano preso visione della “Vita di Agostino Casati”. Il presidente, mi è stato detto, è onorato di questa attenzione che ha molto apprezzato e aderisce con l’Amministrazione comunale di Rho e l’Anpi alle manifestazioni che si stanno svolgendo nella vostra città per ricordare Casati».
Fondò il Partito Comunista d'Italia
Agostino Casati nacque a Rho il 2 agosto 1897 «nella casa posta in vicolo Livello al numero tre» si legge nella biografia scritta da Airaghi e pubblicata sul sito del Comune. Il suo primo lavoro fu presso le Ferrovie dello Stato come avventizio, destinato alla Stazione Centrale di Milano.
«Il 21 gennaio 1921 al Teatro San Marco di Livorno un centinaio di delegati, tra cui Agostino Casati, fondarono il “Partito Comunista d’Italia”. Sulle tessere del Partito Socialista Italiano dei delegati venne timbrato il nome del nuovo Partito Comunista; da allora quella tessera venne custodita gelosamente dal Casati fra le cose più care».
Fu sindaco della città dal 30 ottobre 1945 all'8 aprile 1946.
Nell’autunno 1921 a Rho avviene la prima riunione di quei socialisti, tra cui Casati, che fondano la prima sezione locale del Partito Comunista d’Italia, nella sede dell’ex «gioventù socialista». Fu sindaco della città dal 30 ottobre 1945 all'8 aprile 1946.
