Il Metodo Bonori non tratta solo i malati di sclerosi multipla

Il trattamento porta benefici anche a chi è affetto da altre patologie oppure a chi intende migliorare la propria condizione di salute generale (Informazione pubblicitaria)

Il Metodo Bonori non tratta solo i malati di sclerosi multipla
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Non stiamo parlando di miracoli, ma di trattamenti che portano benefici reali ai malati: il Metodo Bonori prosegue la sua espansione nella nostra penisola. E continua ad ottenere risultati molto interessanti sui malati di sclerosi multipla, e non solo. Il trattamento ideato dal dottor Matteo Bonori fisioterapista e osteopata, fa sì che chi soffre per esempio di determinate patologie neurodegenerative, metaboliche, immunitarie, cardiovascolari e degenerative possa stare meglio, migliorando la propria autonomia o condizione di salute. Attenzione non è promessa la guarigione, ci mancherebbe. Ma si possono ottenere sensibili benefici.

Il Metodo Bonori, anche per chi ha problemi di salute

Come detto il Metodo Bonori può portare beneficio non solo ai malati di sclerosi multipla, ma a tutte le persone che hanno problemi di salute. E anche a chi non ha malattie conclamate, migliorando le loro funzioni vegetative come il sonno, la digestione, il tono muscolare, la circolazione sanguigna, il transito intestinale e altro ancora. Molte malattie sono il risultato di uno stress cronico. Ciò è stato dimostrato da numerosi studi scientifici della psico-neuro-endocrino-immunologia. Questa è la scienza che indaga i rapporti fra la psiche, il sistema nervoso, il sistema endocrino ed il sistema immunitario.

In caso di stress cronico, fisico, chimico e emotivo

Nel caso di uno stress cronico che può essere sia fisico (dolore, freddo, umidità, malattia, ecc.), emotivo (ansia, paura, depressione, rabbia, lutto, separazione, ecc.) e chimico (alimentazione scorretta, fumo, inquinanti, ecc.), il sistema neurovegetativo inonda il corpo di ormoni nella fattispecie il cortisolo e l'adrenalina e così il sistema ortosimpatico (che è quello che ci fa lottare, fuggire, rimanere vigili) prende il sopravvento sul parasimpatico (che è quello che ci fa recuperare le forze, riposare). Così i muscoli restano sempre più contratti: tensione emotiva, maggiore propensione all'infiammazione, compromissione delle difese immunitarie e quindi maggiori possibilità di ammalarsi. Il Metodo Bonori va a lavorare sul sistema miofasciale, il quale è forse la testimonianza più evidente e più fisica dell'effetto dello stress sull'organismo. La rete miofasciale registra quindi lo stress cronico di una vita intera andando quindi a compromettere la sua funzione.

Il Metodo Bonori interviene sul sistema miofasciale

Questo sistema è formato dal tessuto muscolare, dalla fascia e dal tessuto connettivo che avvolge tutto l'organismo (muscoli, organi, ossa, meningi, vasi e nervi): tutto è connesso. La funzione del sistema miofasciale è quella di sostenere l’organismo, permettendogli di adattarsi agli stimoli meccanici ambientali, tenuto conto che il tessuto connettivo è l'ambiente extracellulare in cui le cellule vivono, da cui traggono nutrienti e in cui rivestono gli scarti, oltre a essere il campo d'azione del sistema immunitario e dell'infiammazione. Per suddetti motivi il SMF permette di combinare gli aspetti meccanici a quelli chimico-biologici dell'organismo: non a caso negli ultimi anni è nata la meccano-biologia, branca che studia come le cellule trasducano stimoli meccanici (onde d'urto nel caso del Metodo Bonori) recepiti dalla membrana cellulare in cascate biochimiche culminanti nel rilascio di ormoni, neurotrasmettitori e citochine.

Quando la reazione di stress diventa deleteria

Nel cronico la reazione di stress diventa deleteria. I mastociti rilasciano molti fattori infiammatori. Vengono infatti prodotti gli enzimi metallo-proteinasi o MMP che hanno il compito di degradare il tessuto connettivo, ma che sono fortemente infiammatori. Il tessuto connettivo di sostegno (la fascia) degli organi diventa estremamente duro e fibrotico, impedendo il loro buon funzionamento. Le catecolamine poi stimolano i fibroblasti a proliferare e a secernere sempre più collagene che riempirà i tessuti e ostacolerà la circolazione dei liquidi. L’eccesso di stress porta quindi a un mal funzionamento organico con conseguenza di una riduzione dell'afflusso di sangue ossigenato e nutrienti ai tessuti. Le MMP inoltre diminuiscono anche la presenza dei fattori di crescita neurotrofici.
La rete miofasciale è in grado di veicolare e registrare una grande quantità di informazioni, queste informazioni possono viaggiare nei 2 sensi dall'alto verso il basso e viceversa. Da un lato il sistema nervoso può fare entrare in tensione il sistema miofasciale in risposta ad uno stress, ma dall'altro il rilascio miofasciale che che avviene durante il mio Metodo invia informazioni al al sistema nervoso del tipo «il pericolo è passato ti puoi rilassare». Ricevendo queste informazioni il sistema nervoso, endocrino e immunitario possono passare dalla modalità di emergenza in risposta allo stress (attività simpatica), ad una modalità di rigenerazione del corpo (attività parasimpatica). Attraverso la stimolazione con le onde d'urto su determinati punti di agopuntura, punti neurolinfatici e zone del corpo con un definito protocollo di lavoro si è in grado di bilanciare lo stress cronico, che ha portato a più infiammazioni, tensioni e minor capacità di far fronte a malattie. Il Metodo Bonori è un vero e proprio reset dei sistemi miofasciale, nervoso, endocrino e immunitario permettendo così al corpo di migliorare la sua condizione di salute entro i limiti possibili di quell'individuo.

I contatti utili

Per informazioni e contatti scrivere a info@metodobonori.com, consultare il sito www.metodobonori.com o chiamare il dottor Bonori al 338.4166791.

 

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