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Il grido di parrucchieri ed estetisti: "Caro Conte, lei ci chiede di chiudere per sempre"

Preoccupazione, incertezza e tanti punti di domanda sul futuro.

Il grido di parrucchieri ed estetisti: "Caro Conte, lei ci chiede di chiudere per sempre"
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Non una richiesta ma una supplica. Così si rivolge il gruppo degli "Imprenditori della bellezza" al presidente del Consiglio Giuseppe Conte.

"Caro Conte, lei ci chiede di chiudere per sempre"

Tra loro anche il parrucchiere titolare del negozio Keery di Abbiategrasso Claudio Chierichetti, che come gli altri ha diffuso la lettera.
"Non ci aspettavamo questo rinvio della chiusura fino al 1° giugno - spiega - Siamo disposti a rimanere chiusi, ma allora ci serve un aiuto importante da parte dello Stato per coprire le spese. In alternativa serve riaprire, per non lasciare i nostri clienti in mano agli abusivi che vanno di casa in casa senza controlli".

La rabbia di Delio Ciavarella: «Mi incateno fuori dal negozio»

"Non lavoriamo dal 7 marzo, un danno economico enorme ma anche psicologico. E’ pesante arrivare a sera senza fare nulla". E’ seduto, con lo sguardo triste e assente, su uno sgabello fuori dal suo negozio di via Sempione a Pero, Delio Ciavarella, parrucchiere rhodense che ormai da diversi anni lavora a Pero. Domenica sera, quando il presidente del consiglio Giuseppe Conte ha annunciato che i parrucchieri saranno gli ultimi ad aprire e con molta probabilità lo faranno il prossimo primo giugno il mondo gli è crollato addosso. "Ero pronto a ripartire, se non il 4, almeno il 18 maggio - afferma il parrucchiere di Pero - Pronto e preparato, in queste settimane ho sistemato il negozio in modo che ci fosse la distanza giusta tra una poltrona e l’altra, ho comprato le mascherine per i clienti e una visiera uguale a quella che usano i medici in ospedale per il sottoscritto. Ho pulito e sanificato e acquistato anche il detergente per i clienti. E invece..." Invece, il decreto firmato nelle scorse ore dal presidente del Consiglio Giuseppe Conto ha messo il parrucchiere di Pero e tutti i suoi colleghi in una condizione davvero precaria. "Io per portesta sono pronto a incatenarmi fuori del negozio"

«Servono regole chiare. Mi fa arrabbiare vedere i vip perfettamente acconciati...»

Chiara Cucchetti, 29 anni, di Santo Stefano Ticino, 4 anni fa ha aperto non senza sacrifici la sua attività di parrucchiera a Sedriano, "Un diavolo per capello".
"Ho scelto io di abbassare la saracinesca, due giorni prima del lockdown. I clienti erano pochi, avevamo tutti paura. Ormai è due mesi che non vedo il mio negozio". Qualche giorno fa l'annuncio del premier Conte, secondo cui parrucchieri ed estetisti potrebbero riaprire il 1° giugno.
"Da una parte penso che ci dobbiamo fidare di medici e scienziati che conoscono i rischi e cercano soprattutto di tutelare la nostra salute – dice – Dall'altra, mi fa arrabbiare vedere poi in tv Barbara D'Urso e i vip con tinta e piega fatta. Insomma le regole del distanziamento non sono uguali per tutti".

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