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Il Comune di Rho ricorda le vittime innocenti delle mafie

Il Comune di Rho ricorda le vittime innocenti delle mafie In occasione della Giornata Nazionale istituita per ricordare le vittime innocenti delle mafie, l’Amministrazione comunale organizza alcune iniziative per tenere viva la memoria: coinvolti gli studenti con dei video ed esposto un lenzuolo di Libera fuori dal Municipio

Il Comune di Rho ricorda le vittime innocenti delle mafie
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Nella Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, il Comune di Rho tiene viva la memoria con diverse iniziative, nonostante le restrizioni Covid abbiano cambiato i programmi.

Il Comune di Rho ricorda le vittime innocenti delle mafie

“Avremmo voluto condividere un momento di riflessione con gli studenti in un luogo simbolico , il parco della Legalità di via San Bernardo, bene confiscato alla mafia e restituito alla città lo scorso anno grazie a un progetto del Bilancio Partecipativo promosso da studenti e professori del liceo Majorana - dice Yasmine Bale, consigliere e presidente della Commissione Antimafia del Comune di Rho -. La zona rossa ci impedisce di ritrovarci in presenza, ma non abbiamo voluto rinunciare a ricordare questa giornata: abbiamo così raccolto dei contributi video realizzati dagli studenti delle scuole di Rho, in cui si raccontano le storie delle vittime innocenti di mafia e tenere vivo l’impegno per coltivare ogni giorno la cultura della legalità”.

“A nome della città esprimo la mia vicinanza a tutte le famiglie, che hanno subito la perdita di un proprio caro a causa delle mafie – dichiara il sindaco Pietro Romano - . In questi anni come amministrazione abbiamo messo il nostro impegno per contrastare fenomeni legati a organizzazioni di tipo mafioso facendo la nostra parte ed acquisendo beni confiscati alle mafie. Abbiamo lavorato assiduamente a stretto contatto con tutte le Forze dell’Ordine e siamo molto attenti all’applicazione del piano triennale per la prevenzione della corruzione e della trasparenza nell’attività amministrativa dell’ente.
Azioni fondamentali sono stati poi i numerosi progetti realizzati con le scuole, perché è di primaria importanza diffondere la cultura della legalità attraverso il coinvolgimento dei più giovani.
Ricordo infine che ho sottoscritto la Carta di Avviso Pubblico condividendone tutti i principi ed impegnandomi ad agire contro ogni forma di mafia e di corruzione. Nessun territorio è esente da questi problemi e nessun amministratore può amministrare senza aderire ai valori di legalità e trasparenza. Questi sono stati i principi che hanno guidato il nostro percorso amministrativo ”.

Un lenzuolo in ricordo delle vittime

Fuori dal palazzo comunale di piazza Visconti, è esposto un lenzuolo dove si ricorda una delle vittime innocenti di mafia, Graziano Antimo, brigadiere ucciso dalla camorra nel 1982 a Napoli. “Abbiamo aderito all’appello di Libera per esporre uno dei 1000 lenzuoli, su ciascuno dei quali è raffigurato il nome di una vittima innocente di mafia, realizzati lo scorso anno dagli studenti delle scuole del territorio. Questi lenzuoli sarebbero dovuti partire lo scorso anno per Palermo, dove era prevista una grande manifestazione nazionale, ma che per la pandemia sono rimasti qui a Milano” aggiunge l’assessora Valentina Giro.

Il brigadiere Graziano Antimo era responsabile dell’ufficio matricola della Casa circondariale di Napoli Poggioreale “G. Salvia”, un ufficio importante dove si decidevano i trasferimenti, i permessi e la destinazione dei detenuti. Il 14 settembre 1982 stava rincasando in auto al termine del turno di lavoro, quando venne affiancato da tre individui a bordo di motociclette di grossa cilindrata che gli esplosero contro numerosi colpi di pistola. Le indagini accertarono che si trattò di un omicidio di chiaro stampo camorristico.

I personaggi raccontati

I video, realizzati dagli studenti di alcune scuole secondarie di Rho per conoscere le storie di personaggi noti e meno noti, saranno pubblicati sul canale YouTube del Comune di Rho e su Facebook. Ci sono magistrati, poliziotti, giornalisti e anche persone che sono semplicemente capitate al posto sbagliato nel momento sbagliato e uccise per errore.
Questi i personaggi raccontati dagli studenti, a cui se ne aggiungeranno altri:

Piersanti Mattarella – politico italiano, assassinato da Cosa nostra durante il mandato di presidente della Regione Siciliana, fratello maggiore di Sergio Mattarella, presidente della Repubblica. Video di Alessandro Ranieri e Riccardo Viganò classe 4 B SIA dell’Istituto Mattei.

Boris Giuliano - poliziotto italiano, funzionario e investigatore della Polizia di Stato, capo della Squadra mobile di Palermo, assassinato da Cosa Nostra. Video di Francesco Ieraci classe 4 B SIA dell’Istituto Mattei

Carlo Alberto dalla Chiesa - generale e prefetto, ucciso a Palermo nel 1982. Video di Atti Devi e Martina Pugliese classe 4 B SIA dell’Istituto Mattei

Giuseppe Mizzi - vittima innocente di mafia, ucciso a Carbonara a 39 anni per uno scambio di persona il 16 marzo 2011. Video di Elisabet Borissova e Raluca Mai Mihai classe 4 B SIA dell’Istituto Mattei

Cesare Terranova – politico e magistrato. Video di Lorenzo Arrivabene e Amine Essamet classe 4 B SIA dell’Istituto Mattei

Giuseppe Fava – giornalista, direttore del mensile "I Siciliani". Video di Andrea Magagnino ed Elisa Patuzzo classe 4 B SIA dell’Istituto Mattei

Peppino Impastato – giornalista, conduttore radiofonico e attivista, membro di Democrazia Proletaria, fu assassinato il 9 maggio 1978. Video di Riccardo Bardella e William D’Angelo classe 4 B SIA dell’Istituto Mattei

Alberto De Falco – finanziere, ucciso il 23 febbraio 2000 da una Range Rover corazzata con a bordo due contrabbandieri che tentavano di proteggere il carico. Video di Gianluca Romeo classe 4 B SIA dell’Istituto Mattei

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