Vittuone

I vandali dell'asilo sono sei 14enni, il Comune: "Chiederemo i danni"

La terza notte i Carabinieri li hanno aspettati all'interno della struttura.

I vandali dell'asilo sono sei 14enni, il Comune: "Chiederemo i danni"
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Ci avevano preso gusto e volevano riprovare l’ebbrezza della trasgressione, ma la terza notte ad aspettarli hanno trovato i Carabinieri.
I militari della Stazione di Sedriano hanno individuato e denunciato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni di Milano, sei ragazzi, tutti di 14 anni, sorpresi in flagranza di reato mentre cercavano nuovamente di fare danni all’interno della scuola dell’infanzia «Aldo Moro» di Vittuone.

Fermati i vandali dell'asilo

Dopo che, per due notti consecutive, ignoti erano entrati nella scuola a imbrattare la struttura e a rubare, i Carabinieri hanno predisposto un mirato servizio di osservazione che ha portato all’identificazione di sei minori, che si erano introdotti dopo avere rotto il vetro di un’aula con l’intento di impossessarsi di beni custoditi all’interno.
Dagli accertamenti effettuati dai militari, è emerso che il gruppo fermato era lo stesso che nei due giorni precedenti aveva rubato uno stereo e aveva sporcato alcuni locali con le tempere trovate nei cassetti.
I ragazzi (quattro sono residenti a Vittuone, gli altri nel Magentino), su disposizione della Procura della Repubblica che ha coordinato le attività, sono stati riaffidati alle rispettive famiglie.

Il Comune: "Chiederemo i danni"

«Non abbiamo ancora fatto la stima dei danni perché stiamo aspettando la fine delle attività - hanno spiegato l’assessore ai Lavori pubblici Roberto Cassani e l’assessore alla Sicurezza Angelo Poles - In ogni caso è nostra intenzione farli pagare alle famiglie dei vandali».
Gli episodi in serie all’Aldo Moro, purtroppo, non sono isolati: negli ultimi giorni è stata presa di mira, pur con danni molto minori, anche la scuola media: «Implementeremo la videosorveglianza - ha assicurato il sindaco Laura Bonfadini - Intendiamo comunque intervenire, per quello che possiamo fare, anche dal punto di vista educativo coinvolgendo le scuole, anche se è fondamentale la collaborazione delle famiglie, perché l’educazione parte da lì».

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