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I parcheggi della città restano a pagamento: ecco perchè...

Il sindaco di Lainate difenda la scelta: «Il lavoro non è stato bloccato, quindi neanche i parcheggi»

I parcheggi della città restano a pagamento: ecco perchè...
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Molti sindaci hanno deciso di sospendere il pagamento dei parcheggi in seguito al Dpcm di mercoledì 3 novembre. Tra questi anche il sindaco di Milano Beppe Sala che ha annunciato anche la sospensione, a partire da giovedì 5 novembre, della Zona a Traffico Limitato Area C.
La stessa decisione non è stata però presa dal sindaco Andrea Tagliaferro che ha mantenuto il regolare pagamento dei parcheggi.
Per questo motivo sono molti i cittadini che, incappati in numerose sanzioni da parte della Polizia Locale, chiedono chiarimenti sulle motivazioni che hanno spinto il primo cittadino a portare avanti questa idea.

I parcheggi della città restano a pagamento

Dopo le innumerevoli lamentele da parte dei cittadini per le multe date dalla Polizia Locale per le macchine posteggiate nei parcheggi a pagamento, il sindaco Andrea Tagliaferro ha deciso di spiegare il motivo della mancata sospensione dei pagamenti.

«Non abbiamo sospeso in questi giorni i parcheggi a pagamento per il fatto che, con questo secondo lockdown, l’attività lavorativa non è stata bloccata come in primavera, e, anche se con delle limitazioni, le attività commerciali sono aperte. Ricordo che da marzo a giugno, durante il primo lockdown, molto più restrittivo di ora, non ci siamo tirati indietro e, valutandone la necessità, abbiamo sospeso le strisce blu e parcheggi con disco orario. Ma la situazione allora era molto diversa. Ora abbiamo deciso di mantenere parcheggi a pagamento e dischi orari per garantire anche la turnazione delle auto. Come anticipato nei giorni scorsi e richiesto da più parti dai cittadini, la Polizia locale è maggiormente presente sul territorio con controlli mirati a verificare il rispetto delle misure anticovid oltre che per compiere i più tradizionali pattugliamenti e controlli su viabilità e rispetto del codice della strada. Gli agenti non hanno alcuna indicazione vessatoria nei confronti dei cittadini, ma sono per strada a garantire la sicurezza e che siano rispettate le regole anti assembramento. Quanto al fatto che fossero “in quattro a far multe”, come sostenuto da qualcuno, ricordiamo che in queste settimane sono entrati a far parte del corpo di Polizia Locale nuovi agenti e che, come avviene normalmente all’inizio di ogni attività lavorativa nel pubblico o nel privato, i nuovi lavoratori, almeno nei primi giorni, sono affiancati da quelli più esperti. Si chiama addestramento».

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