Giuseppina Pigni, 100 anni di profonda fede e altruismo
Ha festeggiato attorniata dagli amici del centro ricreativo parrocchiale di Peveranza in un clima famigliare di grande calore umano.

Giuseppina Pigni al traguardo del secolo.
Giuseppina Pigni spegne 100 candeline
Aiutare tutti, camminare tanto, mangiare sano. E una fede incrollabile. Giuseppina Pigni ha festeggiato i 100 anni attorniata dagli amici del centro ricreativo parrocchiale di Peveranza in un clima famigliare di grande calore umano. Per lei che, ancora lucida e attiva, è un riferimento silenzioso e mite per tutti. Tre sono i paesi nei quali ha lasciato un po’ di sé: Fagnano, che l’ha vista nascere il 12 dicembre del 1917 e poi crescere fino alla giovinezza; Gorla Maggiore, dove è andata ad abitare dopo il matrimonio con il marito Angelo e dove ha vissuto a lungo; e infine Peveranza, dove si è trasferita nell’ultimo quarto di secolo, avvicinandosi alla sorella che qui risiedeva.
Parla la nipote
«E’ legata a tutti e tre i paesi – rivela la nipote Antonella Saporiti – e ha amicizie in ciascuno. Anche grazie alla sua costante disponibilità, al carattere mite e altruista, al suo essere buona con tutti». Il prezzo della longevità è stato il dover salutare nel tempo tanti affetti: il marito, i quattro fratelli, la sorella. «Ha sempre pregato tanto, specialmente per gli altri, per i fratelli, per chi era nella malattia. La sua vita è stata la lunga preghiera di una donna di fede». Che non ha avuto figli: «Ma è sempre stata la zia di tutti, si è dedicata ai bambini degli altri, quando le veniva chiesto un aiuto. In molti ricordano la sua vicinanza e i suoi modi discreti e affabili».