Magenta

Giulia studierà a distanza per proteggere il suo papà

Una bella storia di collaborazione che permetterà alla studentessa di collegarsi a distanza per tutelare dal Covid il padre immunodepresso.

Giulia studierà a distanza per proteggere il suo papà
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Giulia studierà a distanza per proteggere il suo papà. Una bella storia di collaborazione arriva dalla scuola media statale 4 Giugno, in zona nord a Magenta, dove una studentessa di prima continuerà a collegarsi da casa alle lezioni in classe fino alla fine dell’anno scolastico.

Giulia studierà a distanza per proteggere il suo papà

Tutto comincia durante i primi giorni di zona rossa. Il papà della piccola, Flavio, non si sente bene e degli accertamenti specifici mettono in luce la presenza di un linfoma circoscritto e curabile con le terapie classiche: chemio e radio.
«Ci siamo subito attivati per le cure, date le ottime prospettive di guarigione – racconta mamma Samantha Feira – Contestualmente, però, abbiamo dovuto attivare tantissime precauzioni per salvaguardarlo dal contagio da Covid 19, dato che, per via delle cure, le sue difese immunitarie erano molto basse, e la sua situazione molto a rischio».
I medici hanno consigliato alla famiglia di ridurre al minimo i contatti esterni e sconsigliato la frequentazione in presenza da parte dei tre figli della coppia. «In quel momento erano tutti in didattica a distanza – ricorda – Poi, però, si è avvicinata la data del rientro. Nessun problema per la primogenita Martina, liceale, che prosegue la Dad, e neanche per il piccolino, Francesco, iscritto all’asilo, che resta a casa. Ma ero preoccupata per Giulia, reduce da un passaggio di ciclo già complesso di suo, e reso più difficile dal finale di quinta elementare a distanza, e da un primo anno alle medie tra distanze, mascherine e nuove regole. Mi preoccupava la didattica, ma anche l’aspetto sociale, così ho chiesto alla coordinatrice se potesse rimanere attiva la modalità a distanza, finché il papà, in lista per il vaccino anti Covid, non fosse immunizzato».

Tutti pronti a dare una mano

E qui rientra in gioco la burocrazia, perché purtroppo la Dad sincrona, cioè con la partecipazione virtuale, è prevista solo per l’intera classe o nel caso in cui il malato fosse lo studente, con una serie di regole che sembravano giocare contro la piccola Giulia. Mamma e scuola, però, non si arrendono, cercando una soluzione alternativa che potesse andare incontro alle esigenze della famiglia. Nel frattempo, mamma Samantha si rivolge, tramite Camilla Giocondi di «Sei di Magenta se…», anche al Comune, trovando la disponibilità dell’assessore Simone Gelli nel trovare una soluzione.
Intanto, però, il vaccino per papà Flavio tardava e, davanti alla preoccupazione della famiglia, a cui comunque era stato garantito il supporto a distanza con compiti e materiali, la dirigente Cristina Dressino, insieme alle insegnanti, ha deciso di dare il via libera alle lezioni online e da lunedì Giulia si collega col suo pc direttamente alla sua classe.
«Voglio ringraziare tutti, per la vicinanza e la disponibilità mostrata in un momento difficile. Ci siamo sentiti sostenuti e sapere che Giulia potrà seguire da casa, restare in contatto con insegnanti e compagni, e allo stesso tempo tutelare il suo papà, è importante».

La vicinanza della scuola

Un bell’esempio di collaborazione, come spiega la dirigente Cristina Dressino: «Fin da subito il corpo docente si è mobilitato affinché l’alunna potesse conciliare l’esigenza di tutelare la salute del papà con quella di proseguire nel percorso scolastico. Tardando il vaccino, che avrebbe permesso alla ragazza di tornare in comunità, abbiamo attivato, oltre alla modalità asincrona della Dad, anche i collegamenti negli orari in cui è possibile e compatibilmente con la didattica. Così potrà partecipare ed interagire, anche se non è sempre semplice. Ma, in questo momento, non potevamo far mancare l’abbraccio della scuola a questa allieva. Ascoltare, accogliere, includere… questa è la scuola. E oggi le tecnologie ci vengono in aiuto. Pensiamo che sia una scelta importante, anche per via del lungo isolamento che sta vivendo».
L’assessore all’Istruzione Simone Gelli, plaude al buon esito della vicenda: «Tutto si è risolto, ma eravamo pronti ad attivare i Servizi sociali per un supporto alternativo – afferma – Davvero un bel segnale in un momento difficile per la nostra città».
E il pensiero va al sorriso di Giulia, ogni mattina, nell’accendere il pc e vedere docenti e compagni, anche se solo attraverso uno schermo, combattere insieme a lei questa nuova sfida.

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