Magenta

Fornaroli, situazione precipitata lo scorso weekend: nuovi reparti Covid

A dirlo, con preoccupazione, la direttrice medica dell'ospedale di Magenta, Chiara Radice, che spiega la nuova organizzazione.

Fornaroli, situazione precipitata lo scorso weekend: nuovi reparti Covid
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«La situazione è precipitata lo scorso weekend». A dirlo, con preoccupazione, la direttrice medica dell'ospedale di Magenta, Chiara Radice, numeri alla mano. Tutto il linea col trend lombardo, ma che ha costretto il Fornaroli ad accelerare i tempi, aprendo un ulteriore reparto Covid. «Abbiamo anticipato l'apertura di nuove aree dedicate, così da far fronte alle urgenze del pronto soccorso – spiega la dottoressa – Un vantaggio è che, rispetto a marzo, sappiamo cosa ci attende e abbiamo tanti strumenti in più per gestire l'emergenza».Un piano gestionale, in primis, e di riorganizzazione del monoblocco, che verrà di fatto ricalcato, con una chiara distinzione di spazi «puliti e sporchi», ossia di pazienti Covid da quelli ricoverati per altre patologie. «Ma mi riferisco anche ai sistemi di protezione individuale, come camici, mascherine, tute: abbiamo grandi scorte a servizio del personale. Non solo. Siamo anche stati dotati di attrezzature mediche come caschi, flussimetri e assistenziali come i tablet per agevolare le comunicazioni tra pazienti e familiari».

Fornaroli, situazione precitata lo scorso weekend

Certo la situazione non è rosea, perché i contagi viaggiano ad alta velocità e non risparmiano nessuno: «La grande attenzione all'interno dei presidi non ci rende immuni da contagi del personale anche esterni all'attività lavorativa». Insomma, negli ospedali si fanno i conti anche con quarantene ed isolamenti legati anche a contatti esterni, come dei figli a scuola, ad esempio. Un punto, questo, su cui radice esprime soddisfazione: «Eseguiamo 200 tamponi al giorno per il mondo scolastico a Magenta (100 ad Abbiategrasso), più una cinquantina disposti da Ats. Vedo una gestione che funziona, nonostante le inevitabili attese. Ma c'è comprensione dello sforzo in corso – prosegue – C'è un confronto diretto con il territorio, un lavoro di rete che vede Ats alla regia di un sistema che cerca di lavorare al meglio, partendo dai medici di base e coinvolgendo anche le Rsa, con cui c'è un dialogo continuo per la migliore gestione di eventuali casi».

Il supporto del nuovo ps

A Magenta si contano quattro reparti acuti Covid, due subacuti al Cantù di Abbiategrasso. Fondamentale il supporto del nuovo Pronto soccorso del Fornaroli, un Dea (Dipartimento d'emergenza e accettazione) aperto in fretta e furia in piena pandemia e oggi valvola di sfogo irrinunciabile, grazie a venti camere Obi (Osservazione breve intensiva) che ospitano pazienti in attesa di tampone o valutazione. «E' fondamentale capire come accedere alla struttura – continua la direttrice medica – Chi ha sintomi deve passare dal medico di base, quindi, se necessario, chiamare il 112, perché è Areu (Azienda regionale emergenza urgenza) che dispone dei numeri dei ricoveri e smista i pazienti. Chi ha sintomi Covid non venga spontaneamente in Pronto soccorso». Una tutela per sé e per gli altri. L'obiettivo è garantire la funzionalità, almeno su casi più urgenti, dell'intero ospedale: «Al momento c'è una riduzione dei servizi ambulatoriali, soprattutto sul fronte dell'internistica, dovendo spostare i medici sui reparti Covid, ma l'attività è garantita. Chiuse le visite, invece ai parenti, se non in casi estremi – ricorda Radice – A livello oncologico si è cominciato con follow up telefonici sulle fragilità maggiori, evitando se possibile che queste persone a rischio vengano in ospedale».

I casi

Il focolaio milanese, insomma, si fa sentire anche nel Magentino; per ora, però, non è stata attivata la terapia intensiva Covid al Fornaroli. «Lo scorso fine settimane abbiamo visto più casi e più complessi, polmoniti che virano in insufficienze respiratorie. Rientriamo nel livello 4 di rischio. Siamo pronti, ma la seconda ondata è arrivata velocemente e tutta insieme», conclude la numero uno del presidio magentino, invitando a rispettare le regole di igiene e distanziamento. «Agli anziani consiglio di stare il più possibile nel proprio ambiente e di proteggersi in caso di contatti esterni». In corsia, insomma, si combatte di nuovo.
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