Fine Ramadan in città, il commento di don Federico: "Insieme verso un’unica direzione"
Presenti alla cerimonia in piazza Mercato anche l'assessore Giampiero Chiodini e il presidente della Pro Loco Pietro Pierrettori

Si è concluso anche a Magenta il mese di Ramadan per la comunità islamica locale. Un momento di preghiera e raccoglimento che come ogni hanno ha visto protagoniste anche le istituzioni politiche e religiose cittadine.
Fedeli in festa per la fine Ramadan, il commento di don Federico
Decine e decine le persone presenti domenica in piazza Mercato, guidati dall'associazione islamica Abu Bakar che da anni è referente degli islamici magentini. Presenti in rappresentanza dell'Amministrazione, delle associazioni e della parrocchia l'assessore al Welfare Giampiero Chiodini, il presidente della Pro Loco Pietro Pierrettori e il parroco don Federico Papini.
Proprio quest'ultimo ha voluto commentare la giornata di festa sottolineando il fatto che il mese del tradizionale digiuno musulmano sia quest'anno caduto quasi in corrispondenza della Quaresima cristiana e ricordando il suo predecessore don Giuseppe Marinoni, iniziatore quasi un decennio fa del percorso di dialogo interreligioso tra la comunità ambrosiana e quella islamica:
"Sono le due parole che mi sono rimaste impresse: fratello e pace. La prima cosa che don Giuseppe mi ha consegnato, lo scorso anno, è stata una barca, ricevuta dalla comunità. Quella barca ci dice che andiamo tutti insieme verso un’unica direzione".
Don Federico ha poi letto il messaggio augurale dell’arcivescovo di Milano Mario Delpini:
"Cristiani e Musulmani condividono un momento di digiuno, occasione per ritrovare dialogo e fratellanza. Per testimoniare il primato di Dio nelle nostre esistenze. A febbraio ero in Turchia per un pellegrinaggio sui luoghi dell’origine della nostra fede e abbiamo avuto momenti importanti di dialogo interreligioso. E’ un’epoca in cui il male dilaga reso evidente da guerre senza fine, ma le nostre religioni ci dicono che per fermare il male il modo migliore è la misericordia di Dio".
Il commento dell'assessore Chiodini
Così l'assessore alla Scuola e al Welfare Chiodini:
Sono particolarmente contento di essere stato invitato a questo momento è di essere qui con voi. È un momento che ci piacerebbe conoscere un po' meglio, perché il rischio di chi non condivide la vostra cultura è di vedere questo come un aspetto folkloristico quando invece ha un valore che va ben oltre a questi aspetti. Mi auguro che la frequentazione che potremmo avere ci permette di conoscerci gli uni con gli altri. Siamo fratelli tutti e abbiamo tutti il diritto di vivere insieme una sana convivenza in serenità".