Festa per i neocavalieri a Milano

Festa per i neocavalieri a Milano
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Festa per i neocavalieri a Milano: una cerimonia emozionante all'istituto dei ciechi di Milano nella mattinata di martedì 25 giugno. Alla presenza del sindaco Marco Ballarini, del prefetto Renato Saccone e della vicepresidente della Città metropolitana Arianna Censi, del vicesindaco di Milano Anna Scavuzzo e dell'assessore regionale Stefano Bolognini, premiazione per i nuovi cavalieri all' Ordine al Merito della Repubblica Italiana.

Festa per i nuovi cavalieri

Quattro i nuovi cavalieri corbettesi: Enzo Alemani, Luciano Redaelli,  Michele Pignataro e Maurizio Beretta, che Settegiorni aveva intervistato tempo fa.

 Michele Pignataro, classe 1951, e Luciano Redaelli, classe 1949

Pignataro, ex ferroviere ora in pensione, all’inizio degli anni ‘90 vive nella sua famiglia alcune esperienze che lo portano a capire il valore del dono del sangue. Si avvicina all’Avis, sezione di Corbetta, ed inizia un percorso che lo ha portato a collezionare 75 donazioni, la medaglia d’oro con smeraldo e un impegno costante nell’organizzazione associativa. Consigliere della sezione locale, jha più volte preso parte ad assemblee nazionali e dà una mano nella gestione delle pratiche degli avisini. «Sono onorato di questo riconoscimento, che mi spinge ad un impegno ancora maggiore. Oggi il volontariato è sempre più importante, nel mio piccolo voglio far capire quanto donare sia importante, può salvare delle vite», racconta.   «E chi l’avrebbe detto che la cultura mi avrebbe reso cavaliere?», ironizza Redaelli. Architetto, ex dipendente comunale, ma soprattutto uomo di cultura, che ha fatto della ricerca un impegno quotidiano. Tenere vive e tramandare le tradizioni e la storia di questo territorio sono da sempre la sua missione, portata avanti con umiltà e discrezione. Una lunga avventura nella Pro loco: dal 2002 al 2011 ne ha curato gli eventi culturali, ha creato cartelli storici per chiese e monumenti, oltre che depliant informativi. Autore di calendari storici e di vari articoli per riviste storiche e culturali, ha curato anche numerose mostre e ha pubblicato diversi libri sulla Madonna di Corbetta, sul santuario e il recente «Una storia, una festa» per la banda cittadina. Giornalista pubblicista, per anni ha curato il periodico della Pro loco Curia Picta, oltre che articoli di carattere storico. Per il Comune di Corbetta, ha preparato una relazione sugli edifici pubblici nel 1986, ha contribuito al recupero della tomba longoarda nel 1989, ha tenuto conferenze e preparato relazioni su personaggi della storia locale e non. oggi è membro attivo dell’associazione «Le matite colorate», che si occupa di ricerca storica e organizzazione di mostre. Dal 2010 non ne ha persa una: tra relazioni ed esposizioni ha raccontato, con gli altri appassionati, matrimoni, vigne, Perdono, la città e i suoi scorci, l’attività del fotografo Gianni Saracchi. Ci vorrebbe un intero giornale per raccogliere tutti i suoi successi in ambito culturale. Paladino della cultura anche fuori casa: ad Albairate ha tenuto due conferenze, tra cui una su Garibaldi. Ha collaboratocol Cif, col Touring club, con personaggi locali come il compianto Livio Aina, autore locale, e l’ex parroco don Bruno. E’ socio dell’associazione dei Devoti della Madonna dei Miracoli e sta scrivendo un libro sui badilanti, che gli sta riservando grandi sorprese e soddisfazioni. «Sono molto emozionato, è bello che venga riconosciuto l’impegno per la cultura, che a volte sembr anon interessare a nessuno».

Maurizio Beretta, ex dipendente comunale e vigile ddel fuoco

L’Ufficio Tecnico è stato il suo regno fino al 2016 quando è andato in pensione. «Ho ricevuto la lettera ed è davvero stata una sorpresa - racconta -. Non me l’aspettavo proprio e ancora non so chi potrebbe avermi segnalato e non ho idea neanche della motivazione». Sorpresa, emozione, orgoglio si nascondono dietro al consueto profilo discreto e riservato dello storico geometra del Comune, dove è stato una vera colonna e un punto di riferimento per molti suoi colleghi. Oltre all’aspetto professionale, Beretta vanta anche una lunga esperienza, circa 23 anni, come volontario dei Vigili del fuoco di Corbetta. Pompiere semplice, poi caposquadra e per tre anni anche capo-distaccamento: un impegno sociale svolto sempre con umiltà, insieme ai tanti compagni di avventura con cui ha condiviso un tratto di strada. Una seconda casa, quella del comando dei Vigili del fuoco. «A partire dal 2008 - ci racconta - ho effettuato alcuni viaggi umanitari in Kosovo, per portare aiuti alla popolazione al termine della guerra». Cinque o sei missioni, alternate all’impegno di ogni giorno. ora, un «cavalierato» che premia l’impegno di una vita.

 Il devoto Enzo Alemani

Ogni giorno riceve decine di lettere. E per poco, quella, non passava inosservata non fosse che arrivava dalla Prefettura. E così, quasi per caso, Enzo Alemani l’ha aperta scoprendo di esser diventato cavaliere all’ordine del merito della Repubblica. Un’onorificenza civica che si aggiunge a quella del Sacro ordine militare del 2017. A firmarla il presidente Mattarella in persona. Dopo l’incontro col Papa, insomma, anche il capo dello Stato riconosce l’impegno sociale del presidente dei Devoti della Madonna dei Miracoli.
Un’associazione nata negli anni 2000, quando rettore del santuario era don Mario Motta. Fu lui a suggerire quel nome per il gruppo di Alemani, che organizzava viaggi religiosi e gravitava intorno al santuario. Il presidente, non ci pensò due volte, suggellando così l’amicizia storica con il rettore. Ma dietro i Devoti c’è di più: «Grazie ad alcuni amici al Vaticano - ci racconta - mi sono trovato nella condizione privilegiata di poter aiutare chi ha bisogno. C’è chi viene qui, in casa mia, che citofona e lascia lettere, chi mi spedisce missive. una sola richiesta: scrivere in vaticano per avere l’intercessione papale».
Alemani non si è mai tirato indietro: carta e penna, scrive, chiede e aspetta: «Non chiedo nulla, Né soldi, né dettagli. faccio da tramite ed è bello vedere di portare sollievo e rassicurazione a chi ha fede». In molti dicono di veder risolvere i loro problemi. Qualche anno fa vi raccontammo come, per intercessione di Papa Ratzinger, una giovane madre partorì un bimbo sano che per i medici era spacciato. «E’ la forza della fede - dice Alemani -. Non conto più le lettere che ricevo, le persone che mi chiedono aiuto. E lo faccio volentieri». Coi Devoti organizza visite religiose e vacanze con tappa a santuari e chiese. «Questa onorificenza mi onora, non ho grandi titoli, ringrazio chi mi ha proposto e chi ha ritenuto di concedermi il cavalierato». L’emozione si ripeterà nella cerimonia a Milano. «Dopo l’incontro col Papa, questo è una grande emozione». Il pensiero va a don Mario, che non c’è più: «Con lui tutto è cominciato, un amico vero».

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