Fase 2: "Non siamo sul binario giusto"
I rappresentanti dei pendolari lombardi chiedono il ripristino del 100% delle corse: "Altrimenti addio distanziamento tra le persone e orario di lavoro dilazionato".

Fase 2: i rappresentanti dei viaggiatori chiedono il ripristino del 100% delle corse di Trenord.
Fase 2, ancora pochi treni sulle linee
Ancora troppo pochi i treni ripristinati sulle linee ferroviarie lombarde. A dirlo sono i rappresentanti dei pendolari che hanno stilato un report a partire dagli orari del servizio programmato da Trenord linea per linea nella Fase 2, da lunedì 4 maggio 2020. Il documento è stato presentato giovedì 7 alla quinta Commissione trasporti del Consiglio regionale lombardo, dalla quale i rappresentanti dei viaggiatori alla Conferenza del Tpl della Lombardia sono stati ricevuti in audizione.
Il confronto con la situazione ante Covid
L’esito è che, stando all’attuale programmazione, pubblicata sul sito dell’Azienda e valida sino al 13 giugno, messa a confronto con la situazione ex-ante Covid, le corse attualmente effettuate risultano complessivamente pari solamente al 56% di quelle del precedente orario invernale, ben al di sotto quindi di quanto previsto dall’ordinanza numero 538 firmata dal presidente della Regione Attilio Fontana. "Alcune linee sono completamente soppresse e molte al di sotto del 40% - spiegano i portavoce dei pendolari Franco Aggio, Giorgio Dahò, Stefano Lorenzi, Francesco Ninno e Sara Salmoiraghi - Tutto ciò al netto delle soppressioni e di tutti i disservizi, che anche in questi primi giorni di ripresa e nonostante il tempo a disposizione per effettuare le dovute manutenzioni hanno continuato a verificarsi".
"Così è impossibile seguire l'invito a dilazionare l'orario di lavoro"
"A fronte di ciò, si rileva che, oltre a essere fortemente in contrasto con le finalità dell’ordinanza al fine di favorire il distanziamento tra le persone, non si comprende per quale ragione a Trenord sia concesso un trattamento differente da quello delle altre aziende di trasporto pubblico e che, nonostante le contingenze, hanno iniziato sin da subito a mettere in campo il 100% del servizio - proseguono i rappresentanti dei viaggiatori - La riduzione del servizio penalizza in particolare le ore di morbida e di mezza punta, rendendo di fatto per i pendolari difficoltoso, e in alcuni casi impossibile, seguire l’invito delle autorità a dilazionare i periodi di lavoro in fasce diverse".
"Regole certe e modalità semplificate per ottenere i rimborsi"
"Va tenuto presente che non è certamente opportuno introdurre ulteriori fattori di dissuasione dall’utilizzo del mezzo pubblico, dovendosi riconquistare la fiducia sugli utenti, poco propensi in questo momento a ritornare su un mezzo di trasporto senza le necessarie garanzie - fanno notare inoltre Abbiamo notizia che molti utenti hanno richiesto il rimborso per gli abbonamenti non utilizzati dei mesi scorsi, e, tra questi, vi sono molti di questi riguardano gli annuali, in particolare i titoli Ivol ("Io viaggio ovunque in Lombardia", un unico abbonamento che permette di viaggiare, tutti i giorni della settimana, sui tutti mezzi di trasporto pubblico locale lombardi, ndr). Ad alcuni utenti, che hanno chiesto il rimborso del titolo annuale, è stato vagamente risposto di fare richiesta quando torneranno a viaggiare. Abbiamo fatto notare ai consiglieri che, ancora una volta, non vi sono regole certe e modalità semplificate di ottenere i rimborsi".
"Bonus per l'affitto temporaneo di alloggi per i pendolari"
"Infine, con lo scopo di favorire lo scaglionamento degli orari di ingresso al lavoro, lanciamo la proposta di erogare dei bonus per l’affitto temporaneo di alloggi, in quanto per molti pendolari è comunque impensabile conciliare orari mattutini o serali avanzati" è l'idea avanzata da Aggio, Dahò, Lorenzi, Ninno e Salmoiraghi.
"La Regione vigili affinché venga garantita la mobilità in sicurezza"
I rappresentanti hanno quindi concluso chiedendo a Regione di sorvegliare in merito alla piena attuazione dell’ordinanza numero 538, in particolare sulle modalità di effettuazione del servizio nel corso dell’estate e, se necessario, intervenire in qualità di ente regolatore affinché venga garantito a tutti il diritto alla mobilità in sicurezza. In proposito, "ritengono necessaria la convocazione dei Tavoli di quadrante e della Conferenza regionale del Tpl entro la prima settimana di giugno".