Expo è ormai solo un bel ricordo, demolito anche il padiglione Zero

Avviati i cantieri per gli investimenti privati di LendLease al posto dei padiglioni abitazioni, uffici, hotel, un ospedale e il polo universitario

Expo è ormai solo un bel ricordo, demolito anche il padiglione Zero
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Il sito che nel 2015 ha ospitato l'Esposizione Universale sta cambiano volto. il Padiglione Zero, porta d'ingresso e simbolo di Expo 2015 è stato smantellato

Le ruspe hanno demolito i ricordi di Expo ora sorgerà una città nella città

«Quello che sta sorgendo è qualcosa di sperimentale: una città nella città che sarà capace di erogare servizi d'eccellenza, un ecosistema dell'innovazione capace di attirare grandi corporation, piccole e medie imprese, startup, ricercatori e soggetti istituzionali che portino a Mind ciascuno il proprio know-how e il proprio expertise condividendoli per testare e accelerare l’innovazione in diversi ambiti». Così Stefano Minini, project coordinator per Lendlease, ha raccontato quello che LendLease, il gruppo internazionale leader nel settore del real estate, partner di Arexpo, sta realizzando nell'area di Mind-Milano Innovation District, tra Rho e Milano. Il sito che nel 2015 ha ospitato l'Esposizione Universale sta cambiano volto e quello che succede si vede in parte anche dall'esterno, come il braccio meccanico dell'escavatore che ha stantelland il Padiglione Zero, porta d'ingresso e simbolo di Expo 2015 è stato smantellato.

Nell'area dell'esposizione universale sta sorgendo anche il nuovo ospedale Galeazzi

Poco distante operai e mezzi sono al lavoro per riqualificare il sito: l'ospedale Galeazzi è arrivato ormai al tetto e le facciate dell’edificio sono realizzate fino all’11esimo piano, poco distante si prepara l’area che accoglierà il campus dell’Università Statale e sono stati avviati i lavori degli investimenti privati della stessa Lendlease, abitazioni, uffici, hotel e il recupero di alcuni padiglioni. Partecipando ad un incontro organizzato da Distretto33 il network di imprese del nord-ovest, Minini ha spiegato gli step dell'intervento, «da qualche settimana è iniziata la fase di smantellamento dei padiglioni e di alcuni edifici nell'ottica di recupero e riconversione degli spazi attuali e progettazione di quelli nuovi - aggiunge Minini - Il 98% dei materiali viene riciclato, per esempio l'acciaio rifuso e riciclato in un raggio di 100 km, in gran parte entro i confini regionali in centri di recupero specializzati, il legno viene frantumato e riutilizzato per produrre legno lamellare e il calcestruzzo deferrizzato e riutilizzato con un impianto di frantumazione sul sito, un'operazione a Km zero. La prima parte è lo sviluppo del West Gate, circa 300mila metri quadrati. Si tratta di un’area che attirerà persone negli spazi di lavoro e completeremo la zona con oltre 500 unità residenziali offerte in affitto». Il completamento è previsto entro la fine del 2026.

Dopo Expo anche Mind rappresenta una grande opportunità per il nostro territorio

Complessivamente l'investimento privato in Mind è di 2,5 miliardi di euro. La società di demolizione, Despe, ha collaborato con Lendlease per avere una certificazione completa dello smaltimento, compreso il trasporto. Ha inoltre acquistato una nuova flotta di mezzi, per essere il più in linea possibile con la strategia di decarbon di Lendlease. «Dopo Expo anche Mind rappresenta una grande opportunità per tutto il nostro territorio - ha dichiarato il presidente D33, Dario Ferrari - vogliamo essere protagonisti dello sviluppo di quell'area e ne parleremo nel prossimo incontro con il Patto dei sindaci del nord ovest. Quello che sta accadendo nell'area è qualcosa di innovativo per la Lombardia e per l'intero Paese. Le aziende che rappresentiamo hanno voglia di mettersi in gioco e di partecipare a questo processo di riqualificazione, hanno le capacità per esserci».

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