INVERUNO-BUSTO GAROLFO-NERVIANO

Evade dai domiciliari e cerca di rubare un'auto dopo la lite col padre: preso

Un 32enne di Nerviano ha messo a soqquadro la casa del padre a Inveruno; dopo la fuga ha cercato di sottrarre una vettura a Busto Garolfo

Evade dai domiciliari e cerca di rubare un'auto dopo la lite col padre: preso
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Evade dai domiciliari, litiga col padre e cerca di rubare un'auto a Busto Garolfo: arrestato un 32enne di Nerviano.

Evade dai domiciliari e tenta il furto

Intorno alla mezzanotte di ieri una chiamata al 112 segnalava una violenta lite tra padre e figlio a Inveruno. La richiesta di aiuto arrivava da un 63enne che diceva di non riuscire più a contenere la rabbia del figlio. Sul posto sono arrivate due pattuglie dei Carabinieri della Compagnia di Legnano. Una, quella più vicina, è arrivata nell'abitazione dove stava avvenendo il litigio, in via Palestro. L'altra, della Stazione di Busto Garolfo, era in supporto. Ma quando i militari sono entrati in casa, del figlio non c'era più traccia. L'abitazione era completamente a soqquadro, con numerosi suppellettili rotti e oggetti in frantumi. Il padre era molto provato e impaurito.

Il tentato furto

Mentre si stavano recando sul posto, i Carabinieri di Busto Garolfo, transitando in via Como, avevano sorpreso un uomo che aveva sfondato il vetro di una vecchia Renault Twingo, parcheggiata in strada, armeggiandovi all'interno. I militari sono riusciti a bloccarlo mentre si trovava ancora in auto, riuscendo così a evitare la fuga. I colleghi che si trovavano nell'abitazione di Inveruno intanto avevano effettuato accertamenti, scoprendo che il figlio che stava litigando col padre si trovava dal genitore in quanto sottoposto alla misura degli arresti domiciliari. Si trattava di un 32enne originario di Nerivano. E si è scoperto che si trattava della stessa persona che era stato arrestato dai militari di Busto Garolfo mentre stava cercato di rubare la vettura.
Il 32enne è stato così portato al Comando Compagnia di Legnano per essere sottoposto ai rilievi fotosegnaletici per poi passare nelle celle del comando in attesa della convalida, arrivata oggi.
La proprietaria dell'auto, chiamata, ha sporto denuncia avendo visto i danni sul mezzo.

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