il furto

Entrano nella sede della Croce Rossa e rubano i pacchi alimentari destinati alle famiglie in difficoltà

"Non so se sarà possibile identificare le altre persone che verosimilmente erano presenti in sede quella notte. Sarebbe bello, però, restituire ciò che è stato rubato, in modo da poterlo consegnare alle famiglie".

Entrano nella sede della Croce Rossa e rubano i pacchi alimentari destinati alle famiglie in difficoltà
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Quando si dice "Sparare sulla Croce Rossa". E’ più o meno ciò che è successo tra venerdì e sabato a Baranzate: alcuni soggetti si sono intrufolati nella sede di via Trieste del Comitato Area Nord Milanese e hanno portato via numerosi viveri destinati alle famiglie bisognose del territorio.

Baranzate, Furto sede Croce Rossa
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Baranzate, Furto sede Croce Rossa
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Baranzate, Furto sede Croce Rossa
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Baranzate, Furto sede Croce Rossa
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Un furto alla Croce Rossa

Un furto in Croce Rossa vuol dire recare danno a volontari, famiglie, ad una comunità che conta su una realtà assistenziale per mettere in tavola un piatto per i propri figli.  Uno smacco alla generosità, alle dedizione e alla bontà di un Comitato che fa del bene senza chiedere nulla in cambio.  Nella notte di venerdì scorso, così, alcune persone hanno scavalcato la cancellata di via Trieste e hanno raggiunto gli ingressi della sede del Comitato. Essendo chiusi, questi soggetti hanno colpito due porte in vetro fino a romperle.
L’interno del Comitato era pieno di viveri come scatolame, vestiario, pacchi pronti per essere consegnati alle famiglie della città che vivono un momento di difficoltà o fanno fatica ad arrivare a fine mese.

I pacchi alimentari

Un progetto nazionale della Croce Rossa che lavora in sinergia con i comuni nei quali si districano i comitati locali. I Servizi sociali di Baranzate, infatti, avevano fornito ai volontari e agli operatori della Croce Rossa l’elenco dei nuclei familiari che necessitavano di un aiuto.
Le persone che si sono intrufolate nella sede, però, non hanno minimamente pensato a ciò. Infatti, totalmente indisturbati durante la notte hanno consumato del cibo e se non bastasse hanno aperto quattro sacchi a pelo. Verosimilmente, dunque, si è pensato che avessero dormito all’interno della sede del comitato.

L'arrivo dei volontari... E dei Carabinieri

La "festa" è finita quando la mattina di sabato i volontari si sono recati in via Trieste per caricare i pacchi alimentare e portarli dalle famiglie della città. Non appena arrivati al cancello si sono resi conto che alcuni dei pacchi si trovavano all’esterno dell’edificio, come pronti per essere caricati. Avvicinandosi alla sede, poi, i volontari hanno intuito che ci fossero delle persone all’interno: così è scattata la chiamata ai Carabinieri.  La pattuglia della Tenenza di Bollate è riuscita ad arrivare giusto in tempo: un giovane, maggiorenne residente a Baranzate e incensurato, è stato beccato sul fatto. E’ stato denunciato a piede libero.

"Un gesto triste"

Ma quando sono arrivati i volontari parte dei pacchi erano già stati portati via. E’ tanta la delusione del presidente del Comitato Luca Vatalaro:

"Un gesto veramente triste - ha tuonato rammaricato dalla situazione - Questo è cibo che proviene dalla comunità europea, tutti i prodotti sono marchiati e hanno un numero di serie attraverso al quale si riesce a risalire alla nostra sede. Per questi pacchi noi facciamo rendicontazioni giornaliere quindi ora stiamo effettuando l’inventario per sapere esattamente quanti viveri sono stati asportati".

La priorità, ora, sono le famiglie in difficoltà:

"Non stiamo ancora pensando ai danni subiti nella sede - ha continuato il presidente - Il nostro primo pensiero è che sabato tantissime famiglie si aspettavano un pacco che non è mai arrivato".

"Sarebbe bello restituire i viveri"

L’unica telecamera nei dintorni, che potrebbe dare elementi utili alle Forze dell’Ordine, si trova all’incrocio.

"Non so se sarà possibile identificare le altre persone che verosimilmente erano presenti in sede quella notte. Sarebbe bello, però, restituire ciò che è stato rubato, in modo da poterlo consegnare alle famiglie".

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