Canazza

Dona i suoi organi e salva quattro vite: l'ultimo gesto d'amore di Davide Giudici

Durante il funerale celebrato in San Pietro, il "grazie" dell'Aido al giovane di Legnano spentosi a 31 anni in seguito a un malore.

Dona i suoi organi e salva quattro vite: l'ultimo gesto d'amore di Davide Giudici
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Dona i suoi organi: l'ultimo gesto di Davide Giudici ha salvato quattro vite.

Dona i suoi organi: "Grazie Davide per il tuo ultimo regalo"

Dell'amore verso il prossimo aveva fatto la cifra della sua vita e grazie alla sua ultima volontà il giovane legnanese ha salvato quattro persone. Spentosi a soli 31 anni in seguito a un malore, gli sono stati espiantati gli organi che sono andati a pazienti in lista d'attesa per il trapianto. A dire grazie a Davide, durante il funerale celebrato nel pomeriggio di oggi, sabato 24 luglio 2021, alla parrocchia di San Pietro in Canazza, è stata la sezione cittadina dell'Aido (Associazione italiana per la donazione degli organi). "Grazie Davide per il grande gesto che hai fatto - sono state le parole del sodalizio - Hai donato senza sapere né per chi né perché, lo hai fatto solo per amore del prossimo". Parole che sono state sottolineate da un caloroso applauso. Tanti soprattutto i giovani e gli amici della contrada Sant'Erasmo.

Il ricordo del popolo biancoazzurro: "Ciao Poz, amico vero"

Giudici, da molti conosciuto come "Poz", era infatti era uomo di Palio. Membro attivo della contrada Sant'Erasmo, il popolo biancoazzurro lo ricorda come "una  persona dalla spiccata bontà e dall'irresistibile simpatia". "E' sempre stato un ragazzo della Canazza, un Contradaiolo, un Amico e una persona dalla spiccata bontà e dalla irresistibile simpatia - è stato il messaggio diffuso dalla contrada in vista del funerale - In molti ricordiamo e continueremo a ricordare innumerevoli aneddoti a lui legati... La sua immancabile presenza in griglia (con rigorosa fascetta da battaglia). Le albe passate in contrada, le nottate di scherzi, l'indimenticabile fine propiziatoria con Bonecco, il WoodPoz e la sua volata verso il campo durante la vittoria del 2014... Ci stringiamo nel dolore di questa perdita improvvisa... ma nelle notti di Maggio si sentirà sempre parlare del Buon Poz".

Si era cimentato nel lancio del peso con l'Atletica San Vittore

Tanta commozione e incredulità per la scomparsa di Davide Giudici anche tra le file dell'Atletica San Vittore Olona, gruppo che il legnanese aveva nel cuore: con gli storici colori sanvittoresi si era cimentato infatti nel lancio del peso. "Conoscevo Davide, è stato con noi agli inizi - ricorda Barbara Martinelli, volto noto dell'atletica sanvittorese e più volte campionessa - Era un ragazzo buono, simpatico, tranquillo. Ricordo quando arrivava sulla pista: ridevano e scherzavano sempre tutti insieme. Non l'ho mai visto una volta arrabbiato. Colpiva la sua semplicità, era davvero un bravo ragazzo. Adorabile". Giovanni Gravili, dell’Unione Sportiva San Vittore Olona, ricorda il ragazzo non solo come membro della squadra, ma anche come amico: "Davide era una persona veramente solare e alla mano, bastava la sua presenza per avere un clima di serenità, nonostante la differenza d'età che ci divideva ho condiviso con lui sia i momenti di fatica dell’allenamento sia momenti più giocosi come la corsetta domenicale o la partita pomeridiana a pallone". Giovanni ricorda inoltre la dedizione e la passione che Davide metteva in ogni cosa che faceva: "Quando decideva di fare qualcosa ci si immergeva completamente senza se e senza ma".

La cugina Silvia: "E' stato lui a insegnarmi a giocare a calcio"

Particolarmente commosso il ricordo della cugina Silvia Di Meco: "Avevamo solo un anno di differenza e abbiamo sempre vissuto insieme in una casa bifamiliare a Cerro Maggiore al confine con Legnano (da poco Davide si era trasferito in zona Canazza e aveva invitato me e i miei genitori a vedere la nuova casa), perciò da bambini abbiamo sempre giocato insieme ed è stato lui a insegnarmi a giocare a calcio, passione che lo aveva portato tra le tante cose anche a essere membro dello Juventus Club di Saronno». Davide lavorava a Nerviano e si occupava del controllo qualità degli impianti di cavi elettrici, ma nel tempo libero amava tenersi sempre attivo: "Gli piaceva frequentare ambienti diversi ed era molto conosciuto in zona - prosegue Silvia - Per alcuni anni ha anche praticato atletica leggera al campo sportivo di San Vittore Olona, dove io lavoro».

A San Vittore lo piangono anche i ragazzi del Rembambeer

A San Vittore lo piange anche il gruppo di amici del Rembambeer, organizzatori della festa della birra con tanto di cucina e concerti live: Giudici era stato con loro per un paio di anni, partecipando attivamente all'organizzazione dell'evento: "Sarai sempre al centro dei nostri pensieri, al centro dell'abbraccio di tutto il Rembambeer - affermano dal gruppo - Alla tua, ovunque tu sia. Ciao Poz".

Dona i suoi organi e salva quattro vite: l'ultimo gesto d'amore di Davide Giudici
Davide "Poz" Giudici aveva 31 anni
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